01 Agosto 2018

Intervista | Luca Arnaboldi, Docente 4cLegal Academy

ANTONIETTA D'AGNESSA

Immagine dell'articolo: <span>Intervista | Luca Arnaboldi, Docente 4cLegal Academy</span>

Abstract

Per chi ha frequentato giurisprudenza e lavora nel settore legale, “Carnelutti” è metafora di giurista.  Un’eredità importante da coniugare con le nuove spinte che stanno ridisegnando il mercato legale: intelligenza artificiale, blockchain, beauty contest digitali, internazionalità pressoché imprescindibile, nuovi schemi di tariffazione… Le cose cambiano velocemente, e coniugare tradizione e innovazione è la sfida di questo brand e del suo Managing Partner avv. Luca Arnaboldi, che ci ha onorato della sua presenza quale docente della 4cLegal Academy per avere la possibilità di “intercettare un pezzo di futuro importante della industry dei servizi legali”.

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Pensiamo che i giovani di oggi vogliano capire anzitutto quali sono le caratteristiche umane di chi governa uno studio legale di prestigio, e parlare con il Managing Partner di Carnelutti Law Firm può essere una buona occasione per investigare il tema.

Partiamo da pregi e difetti.

“I principali pregi di un avvocato credo dovrebbero essere la perseveranza e la determinazione”, ci racconta nella nostra chiacchierata, “mentre il rischio, dal mio punto di vista, è di cadere nella prudenza eccessiva e nei manierismi”. 

Per chi ha fatto qualche tipo di carriera nel settore legale è evidente che perseveranza e determinazione non sono semplicemente utili, sono imprescindibili. Se parli con un professionista di successo queste caratteristiche le percepisci subito. Sono quelle che gli hanno fatto superare tensioni, notti di fronte al computer e certamente più di qualche delusione. Il percorso verso il successo non è certamente semplice, e questo vale sicuramente anche per chi vuole diventare un “avvocato d’affari”, che è precisamente il mestiere di Arnaboldi.

“Credo che le ragioni per voler diventare un avvocato d’affari possano essere diverse. Personalmente trovo molto affascinante il connubio tra diritto, economia e finanza, le tre materie che dettano il destino del mondo (piaccia o non piaccia) e che chi svolge questa professione deve cercare di conoscere nel modo più profondo possibile. L’importante, secondo me, è che i giovani non abbiano la volontà di diventare avvocati d’affari per arricchirsi, più o meno velocemente. Dietro questa professione c’è molto altro. In particolare, se penso ai migliori Colleghi che ho avuto la fortuna di incontrare, ad esempio impegno incondizionato, umiltà e un’ossessione per la perfezione”.

E in effetti il cosiddetto “denaro facile” non esiste, è bene chiarirlo subito. Dietro un percorso o una posizione di successo nel settore legale c’è sempre il duro lavoro, accompagnato da un “sistema valoriale corretto ed equilibrato”, aggiunge l’avvocato.

E poi un tasto ancora dolente per qualche neolaureato. Naturalmente i giovani dovranno “conoscere perfettamente l’inglese, non meno bene dell’italiano” e del pari “sforzarsi di viaggiare moltissimo”, soprattutto nei primi anni della carriera, suggerisce Arnaboldi. Del resto, come disse il grande Marchionne in uno dei suoi migliori discorsi: “il mondo lo conosciamo, lo conosciamo perché lo giriamo, lo giriamo continuamente … si impara molto andando fuori” (Link).

Una lezione importante che non è certamente un inno a lasciare l’Italia, ma al contrario, a fare esperienze preziose da portare in dote a un Paese che ha disperatamente bisogno di tornare a crescere e ritrovare coesione sociale.

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