Amministrativista, con particolari competenze nell’ambito della pubblicità esterna, della contrattualistica pubblica, dell’urbanistica ed edilizia.
Assiste le principali imprese ed associazioni di categoria della pubblicità esterna anche giudizialmente, mediante l’impugnativa di provvedimenti amministrativi e di Regolamenti locali avanti il T.A.R. ed il Consiglio di Stato; partecipa a procedimenti per l’adozione e la modifica di Regolamenti locali ed è relatore a convegni e seminari.
Nel settore della pubblicità esterna assiste i propri clienti anche in ambito tributario, svolgendo attività di consulenza e di assistenza giudiziale, in tutti i gradi di giudizio, per la contestazione di atti impositivi aventi ad oggetto l’imposta Comunale sulla Pubblicità (I.C.P).
Con il così detto “Decreto semplificazioni” - D.L. n. 76/2020 del 17/7/2020, convertito in L. n. 120 del 15/9/2020 – “al fine di incentivare gli investimenti pubblici nel settore delle infrastrutture e dei servizi pubblici, nonché al fine di far fronte alle ricadute economiche negative a seguito delle misure di contenimento e dell'emergenza sanitaria globale del COVID-19” (art. 1, c. 1 D.L. cit.), è stata attribuita alle Stazioni Appaltanti la possibilità di stipulare contratti di appalto mediante affidamento diretto e ciò in deroga alle procedure ordinarie previste dal Codice appalti, sempre che si tratti di appalti sotto soglia comunitaria e che la determina a contrarre o altro atto di avvio del procedimento equivalente sia adottato entro il 30 giugno 2023.
In particolare la legge prevede l’affidamento diretto - anche senza consultazione di più operatori economici - per lavori di importo inferiore a 150.000 euro e per servizi e forniture (ivi compresi i servizi di ingegneria e architettura e l'attività di progettazione) di importo inferiore a 139.000 euro.
Alla luce della citata normativa, è sorto il problema se si tratti di obbligo o di una facoltà della stazione appaltante e se sussista l’obbligo di motivazione circa l’applicazione del regime ordinario in luogo del regime semplificato.