05 Aprile 2024

La compliance integrata come strumento per raggiungere obiettivi ESG

STEFANIA COLINI

Immagine dell'articolo: <span>La compliance integrata come strumento per raggiungere obiettivi ESG</span>

Abstract

Negli ultimi anni, le aziende hanno dovuto adeguarsi ad interventi normativi sempre più stringenti e articolati. In particolare, normative quali: i) il D.Lgs. 231/2001 in materia di responsabilità amministrativa degli enti; ii) le disposizioni sulla protezione dei dati personali; iii) le norme in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e in ambito ambientale; iv) la normativa anticorruzione; v) le misure di tutela e protezione dei lavoratori, garantite dalla normativa whistleblowing, nonché vi) la recente regolamentazione in materia di sostenibilità, hanno comportato, per le imprese, interventi di adeguamento spesso non coordinati, che hanno implicato altresì un aggravio dei costi di compliance.

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Lo sforzo che, oggi, si richiede agli enti è quello di implementare e mantenere un sistema di controllo interno efficiente, in grado di garantire la conformità alle leggi, nazionali e internazionali, in modo “integrato”, assicurando altresì il raggiungimento di elevati obiettivi di performance.

In tale contesto, risulta di fondamentale importanza avviare un percorso di crescita attraverso la metodologia della compliance integrata: un approccio “integrato” nella gestione dei rischi consente, infatti, una riduzione dei costi di gestione degli stessi ed evita la sovrapposizione di ruoli e presidi, duplicazioni di verifiche e azioni correttive, favorendo una visione integrata della compliance e potenziando le sinergie tra i processi aziendali.

 

I benefici della cultura della compliance integrata nel contesto aziendale

È importante sottolineare come un sistema di compliance integrata rappresenti un investimento per le aziende. Tale impegno, sicuramente sfidante, è volto ad ottenere una serie di benefici, tra cui: 

  • la crescita della brand reputation, con conseguente maggiore attrattività per clienti e fornitori, attenti alle problematiche di compliance/ESG; 

  • la retention delle risorse umane come conseguenza del miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e dell’adozione di politiche di welfare volte al benessere dei lavoratori; 

  • lo sviluppo di strategie e pratiche sostenibili, per la riduzione di sprechi e conseguente creazione di cost-saving; 

  • la minimizzazione di impatti negativi per l’ambiente, in linea con gli obiettivi previsti dall’Agenda ONU 2030 per uno sviluppo sostenibile e con gli obiettivi per il 2030 dell’Unione Europea in materia di ambiente, energia e clima, nonché con la recente normativa contro il “greenwashing”; 

  • l’accesso a nuovi mercati e al credito;

  • la prevenzione dei rischi connessi al mancato rispetto delle normative.

 

L’importanza della compliance integrata nel raggiungimento di obiettivi di sostenibilità

È evidente come i concetti di “compliance integrata” e “sostenibilità” rappresentino un binomio inscindibile: per conseguire gli obiettivi di sostenibilità un’azienda non può, infatti, esimersi dall’osservanza della normativa. 

 

In particolare, la compliance e la sostenibilità s’intrecciano, richiedendo l’adozione di modelli organizzativi e di business integrati. In particolare, l’adesione a progetti di compliance anticorruzione e di adeguamento ai Modelli Organizzativi ex D.Lgs. 231/2001, l’implementazione di sistemi di certificazione ISO 14001 o 45001, nonché l’adozione di Codici Etici e di Condotta, ovvero di policy e procedure aziendali, rappresentano gli strumenti pratici per supportare le imprese in tale percorso. 

 

In conclusione, si sottolinea, pertanto, come il rispetto della compliance - prediligendo l’adozione di un approccio “integrato”, che coniughi le molteplici esigenze – risulti elemento essenziale per iniziare e proseguire il cammino verso il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità e, in generale, di elevati standard di performance aziendali.

 

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