20 Novembre 2018

Crypto-monete, blockchain e nuovi canali di finanziamento delle società

MASSIMILIANO ELIA

Immagine dell'articolo: <span>Crypto-monete, blockchain e nuovi canali di finanziamento delle società</span>

Abstract

Il valore complessivo delle oltre duemila cryptomonete è ormai esorbitante, ma la ICO potrebbe davvero diventare la nuova frontiera della ricerca di finanziamenti per le imprese. La tecnologia blockchain, inoltre, ha dimostrato già di avere altre molteplici applicazioni.

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Ico: come nasce una nuova moneta

Nello scenario economico internazionale, il peso specifico del mondo “crypto”, ha raggiunto dati significativi. Il controvalore delle circa duemilaecento cryptomonete supera i duecento miliardi di dollari; il solo bitcoin vale circa centodieci miliardi di dollari) (a gennaio 2018, il controvalore globale raggiungeva i quasi ottocentomiliardi di dollari. Dati https://coinmarketcap.com).

La nascita di nuove cryptomonete era contraddistinta tra progetti in competizione tra loro in funzione dell’evoluzione tecnologica (matematico-informatica) o del fine ideologico della “moneta”. Nell’ultimo periodo, si è manifestato un fenomeno per cui la creazione di nuove cryptomonete, attraverso la procedura denominata ICO (Initial Coin Offering), è stato utilizzato anche, se non a volte esclusivamente, per finanziare progetti di start-up o business di società già esistenti, il più delle volte operanti in settori “classici” dell’economia.

Si assiste dunque a un utilizzo degli strumenti del mondo “crypto” come un’alternativa e, spesso un’opportunità, di reperimento di capitali per le società.

I  paesi a legislazione favorevole

Progetti di ICO si sono sviluppati principalmente in Svizzera, la quale, grazie alle linee guida della FINMA (Autorità di vigilanza sul mercato finanziario svizzero) del 2018, ha fornito un quadro di soft law in cui operare. Recentemente, un Paese europeo, Malta, ha legiferato in merito e, dopo aver attratto negli anni le attività di gambling prima e di gaming dopo, sembra volersi proporre come avanguardia europea su questi temi. Anche altri Paesi europei, come la Germania, sono piuttosto crypto friendly (si rinvia agli interventi della BAFIN - Autorità di vigilanza sul mercato finanziario tedesco - in merito).

Si segnalano anche alcune indiscrezioni relative all’Unione Europea, che potrebbe in qualche modo iniziare a regolare il fenomeno nel corso del prossimo anno.

In questo contesto, considerando da una parte gli ingenti capitali presenti nel “mondo crypto” (a cui va necessariamente effettuata una disclosure ai fini della lotta al riciclaggio di denaro), il numero dei singoli soggetti che si possono raggiungere worldwide con una ICO (anche dal punto di vista del marketing) e, dall’altra, dalle nascenti guidelines e albori di disciplina, il finanziamento delle società potrebbe avere un inaspettato nuovo canale, che in alcuni casi concreti, si è già con successo verificato.

Oltre a questi nuovi sviluppi, non va sottovalutata l’altra novità portata dal mondo “crypto“, ossia la tecnologia blockchain. Anche questo registro pubblico informatico (blockchain), con tutte le sue applicazioni pratiche, ha suscitando interesse in molti settori dell’economia. Questo fenomeno “crypto” è sicuramente, a livello tecnologico, il più interessante e, già in alcune declinazioni pratiche, ha mostrato le sue potenzialità (tra cui si segnalano la tracciabilità dei prodotti e la gestione - archiviazione di dati, nonché la nascita degli smart contract).

In tale contesto si stanno aprendo nuove opportunità per le imprese e per i risparmiatori che, con l’ausilio di professionisti qualificati, potranno accedere ad una finanza alternativa che potrà introdurre una sana concorrenza nell’attuale monopolio del mercato finanziario delle banche.

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