13 Novembre 2019

Direzioni legali: grandi responsabilità, migliori salari, più bisogno di sostenibilità

GIACOMO GIUDICI

Immagine dell'articolo: <span>Direzioni legali: grandi responsabilità, migliori salari, più bisogno di sostenibilità</span>

Abstract

Bloomberg Businessweek ha rivelato che il salario dei General Counsel americani ha conosciuto un sensibile incremento negli ultimi cinque anni. Il motivo è semplice: le responsabilità e mansioni dei giuristi d’impresa sono molto più ampie oggi che nel passato. Se la Direzione Legale finisce positivamente “sotto i riflettori”, aumenta la spinta perché rispetti e promuova anche al suo interno i parametri ESG, con particolare enfasi su quelli Social e Governance. Vediamone alcuni.

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Il dato lo fornisce Bloomberg Businessweek nella newsletter Good Business: nelle Direzioni Legali delle società per azioni americane, gli stipendi dei General Counsel hanno raggiunto i massimi livelli degli ultimi cinque anni. Tra le cinquecento più grandi compagnie degli Stati Uniti per fatturato, la crescita della remunerazione è stata del 7,4% tra 2014 e 2018[1].

Cosa c’è alla base di questo salto di qualità? Per il business magazine la risposta è logica: i migliori salari derivano da maggiori responsabilità. Negli ultimi anni, i compiti dei General Counsel si sono allargati dalla sola gestione dei contenziosi e della compliance aziendale (in chiave esclusivamente “difensiva”) fino a includere, molto più proattivamente, il risk assessment e la strategia aziendale nel suo complesso. Un trend, questo, che non è solo proprio degli Stati Uniti. 4cLegal, per esempio, ha già discusso ampiamente, riguardo all’Italia, la trasformazione dei giusti d’impresa da esperti di giurisprudenza a veri e propri manager e -ancora di più- comunicatori. (https://www.4clegal.com/editoriali/giurista-dimpresa-manager-giurista-dimpresa-comunicatore).

Le maggiori responsabilità, a loro volta, fanno sì che giuristi d’impresa e Direzioni Legali non possano più limitarsi al “compitino”. BarkerGilmore -una società che si occupa specificatamente del reclutamento e del placement di General Counsel- lo ha spiegato di recente con la massima chiarezza[2]. “Oggi, i General Counsel sono gli ambasciatori dell’azienda”, sotto pressione sia per contribuire agli obiettivi a breve termine del business, sia per assicurare che, nel lungo periodo, la reputazione aziendale rimanga alta. In questo contesto, le Direzioni Legali non possono soltanto vigilare sulla sostenibilità ESG -environmental, social e governance- dell’azienda cui fanno riferimento: devono essere coinvolte in prima linea nell’adozione e promozione dei migliori standard ESG.

BarkerGilmore ha quindi elencato e discusso alcuni criteri chiave di sostenibilità ai quali la Direzione Legale, nell’interpretazione del suo ruolo di ampie responsabilità nell’azienda, deve guardare con particolare attenzione. Tra quelli più propriamente “Social” si trova prima di tutto uno sforzo per la parità di genere: anche se, negli USA, il ruolo del General Counsel è già uno dei più aperti alle donne tra quelli del top management (il 30% nelle aziende Fortune 500), il dato può e deve migliorare. Stesso discorso, ma più urgente, per il gender pay gap, che negli ultimi anni è addirittura aumentato (complice il fatto che solo quattro dei venti General Counsel americani più pagati sono donne).

Per aumentare l’impatto della Direzione Legale nel successo dell’azienda, tuttavia, vengono identificati soprattutto criteri che hanno a che fare con la G di governance. È significativo che nelle sei aree in cui BarkerGilmore divide la sua valutazione delle skills necessarie ai General Counsel, solo un elemento (il “Legal acumen”) è legato alle competenze giuridiche, che rimangono fondamentali. Gli altri si rifanno a un concetto di gestione molto più ampio: si parla di

  • expertise finanziaria,
  • “high emotional intelligence”,
  • leadership,
  • la capacità di sintonizzarsi con la cultura e la propensione al rischio dell’azienda.

E poi c’è il “judgment”, la parola che in inglese indica l’abilità di prendere decisioni razionali ed efficienti. Il General Counsel, si legge, deve avere un vero e proprio track record che permetta di dimostrare un decision-making che viene definito “sound”: solido, basato su evidenze.

Quest’ultimo punto ci sembra suggerisca chiaramente l’opportunità di adottare strumenti operativi che garantiscano completa tracciabilità ai processi decisionali. È una delle ragion d’essere di 4cLegal, che non a caso è un presidio certificato per gli standard ISO 37001 (Sistemi di gestione per la prevenzione della corruzione) ISO 27001 (Sistemi di gestione della sicurezza delle informazioni) e ISO 9001:2008 (Sistemi di gestione per la qualità).

[1] Bloomberg Good Business. A weekly guide to sustainable finance, newsletter del 2 ottobre 2019.

[2] BarkerGilmore, General Counsel Compensation Report 2019. Scaricabile al link https://www.barkergilmore.com/general-counsel-compensation-report-landing-page [ultimo accesso 4 novembre 2019]. Citazione a p. 13.

 

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