07 Aprile 2020

Il ruolo del settore tecnologico e le risorse in esso contenute nella lotta alla diffusione del contagio COVID-19

MARCO MARTORANA

Immagine dell'articolo: <span>Il ruolo del settore tecnologico e le risorse in esso contenute nella lotta alla diffusione del contagio COVID-19</span>

Abstract

                                 Aggiornato al 07/04/2020

La lotta alla limitazione del contagio Covid-19 ha oramai una portata globale. Gran parte dei Paesi di tutto il mondo si stanno adoperando per ideare ed adottare misure che siano frutto delle risorse provenienti dagli infiniti settori presenti nel panorama dell'economia mondiale. Nessun settore è escluso per raggiungere l'obiettivo comune e superare la pandemia (da quello economico, al settore scientifico, da quello industriale, all'alimentare, al tessile, etc.) anzi è incentivata la loro commistione e collaborazione. In tale contesto, nella lotta contro la diffusione del Covid-19, ruolo di spicco è senz'altro ricoperto dal settore tecnologico.

***

Gli strumenti messi a disposizione nella lotta al Covid-19 provenienti dai molteplici settori del mercato. Il c.d. Contact tracing e i dispositivi che lo rendono possibile

Mai come adesso si avverte un forte senso di solidarietà e unione derivante dal partecipato impegno nella lotta contro la diffusione del Covid-19. Ci rendiamo conto oggi più che mai come detto impegno sia manifestato e provenga da tutti i settori possibili, nessuno escluso. Abbiamo visto come molte aziende abbiano offerto un contributo lodevole, riconvertendo la propria attività nella produzione di strumenti necessari quali mascherine, maschere respiratorie, etc, e messo quindi a disposizione le proprie importanti risorse.

  • All'unico fine di limitare i contagi ed evitare il collasso delle strutture ospedaliere, anche in Italia si è pensato di avvalersi delle importanti risorse proprie del settore tecnologico. Così facendo, nel contesto della situazione di grave emergenza sanitaria nazionale, ritenuto superiore il valore della salute, a sacrificio però della nostra privacy, abbiamo dato il benvenuto all'impiego della tecnologia nel c.d. contact tracing digitale. Con tale espressione, il riferimento è all'utilizzo dei cellulari dei cittadini per il monitoraggio delle persone entrate in contatto con persone risultate positive. I nostri comportamenti possono essere osservati tramite cellulari, le applicazioni di geolocalizzazione in essi scaricate, ma anche da strumenti più insoliti come l'impiego di droni; questi e molti altre le tecnologie in grado di controllare ed osservare i comportamenti dei cittadini affinché siano rispettate le rigide misure di restrizione volte ad evitare i contatti sociali e conseguentemente più in generale la trasmissione del virus Covid-19.

Tra gli strumenti volti a contrastare il Covid-19 non si può non menzionare appunto l'impiego dei droni, utilizzati, dapprima, nei mesi scorsi, anche in Cina per spruzzare disinfettante o ordinare ai cittadini di rimanere a casa.

 

L'iniziativa proposta dal Ministro per l'Innovazione tecnologica e la digitalizzazione (MID)

Proprio in questi giorni, il Ministro per l'Innovazione tecnologica e la digitalizzazione (MID) sta esaminando le proposte pervenute a seguito del bando lanciato al settore della ricerca, delle Università, ma anche alle aziende. In particolare, si auspica che da tale iniziativa emergano strumenti tecnologici e digitali volti ad incentivare l'assistenza medica a distanza dei pazienti, ossia, da casa (domiciliare) ed, in generale, diretti a consentire la verifica costante del livello di rischio del contagio. Per riportare esempi pratici nel primo gruppo rientreranno dispositivi volti all’autocontrollo dello stato di salute, rivolti a tutti i cittadini o circoscritti a casi particolari di isolamento individuale; nel secondo gruppo, a titolo esemplificativo, potranno rientrare sistemi di analisi dati, tecnologie hardware e software utili per la gestione dell’emergenza sanitaria.

 

Il parere espresso dal Garante per la Privacy, Antonello Soro, sull'uso della tecnologia nella lotta al Covid-19

In merito all'utilizzo della tecnologia nella lotta al virus Covid-19, si evidenzia quanto pronunciato alcuni giorni fa da Antonello Soro, Presidente dell'Autorità Garante per la Privacy. Efli afferma come sia di fondamentale importanza assicurare la conformità di tali strumenti di innovazione tecnologica, tesi al monitoraggio delle persone, al rispetto dei principi cardine della privacy; per usare le parole del Garante della Privacy: "Non si tratta di sospendere la privacy, ma di adottare strumenti efficaci di contenimento del contagio, pur sempre nel rispetto dei diritti dei cittadini". Ed ancora: "La disciplina di protezione dei dati coniuga esigenze di sanità pubblica e libertà individuale, con garanzie di correttezza e proporzionalità del trattamento. Ma una misura quale il contact tracing, che incide su un numero elevatissimo di persone, ha bisogno di una previsione normativa conforme a questi principi. Un decreto-legge potrebbe coniugare tempestività della misura e partecipazione parlamentare. Va da sé che la durata deve essere strettamente collegata al perdurare dell'emergenza". In conclusione, secondo Antonello Soro, “Sì al tracciamento dei contatti ma con un decreto temporaneo" (intervista a La Repubblica del 26.03.2020).

 

Altri Talks