11 Aprile 2023

#BEKIND: missione possibile

ROBERTA DE MATTEO

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Abstract

Affascinante affermazione, non solo del noto psichiatra e sociologo italiano, ma anche virtù imprescindibile per gli antichi che credevano fosse essenziale per la felicità e il benessere delle persone e della società nel suo complesso. La gentilezza era vista come una qualità umana universale che andava al di là delle differenze culturali, etniche o di classe sociale.

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“La gentilezza è cosa rara, tipica delle menti superiori” (Cit. Paolo Crepet)

 

Aristotele credeva che la gentilezza fosse una delle eccellenze morali più importanti e che dovesse essere praticata costantemente. Per Cicerone era un'arma molto efficace contro l'odio e l'ostilità. Seneca la considerava alla base di tutte le relazioni umane, sostenendo che le persone gentili fossero in grado di creare legami profondi e duraturi con gli altri e nella filosofia orientale, come quella buddhista, la gentilezza era considerata una delle quattro virtù sublimi.

Il passato ci insegna quindi che usare un linguaggio rispettoso e positivo e dei modi cortesi non vuole essere pura retorica ma essere gentili è davvero importante perché può rendere migliore l’ambiente in cui si vive, si lavora e si trascorre la maggior parte del proprio tempo non dormiente.

La gentilezza è dunque anche oggi un punto di forza che sta diventando imprescindibile nel mondo professionale? Secondo una recente ricerca di Infojobs, per 8 italiani su 10 dovrebbe far parte delle “soft skill” da inserire nel CV, oltre ad essere un elemento di cui tener conto in fase di selezione. Gli intervistati hanno anche risposto che una leadership gentile può fare la differenza (93%), portando maggior responsabilizzazione, quindi ad osare ed innovare maggiormente, inoltre viene identificato come sinonimo di produttività e di forza non di debolezza (96%), e un elemento indiscutibile nell’ambito lavorativo.

In parole semplici la gentilezza sul lavoro stravolge le relazioni professionali e sposta gli equilibri di una collaborazione proficua.

Ecco quindi concentrati in un breve vademecum, raccolti in occasione della giornata mondiale della gentilezza, una serie di motivi e, poco più sotto, di azioni pratiche a cui ispirarsi per fare sì che la gentilezza diventi sempre più “il” valore fondamentale nelle professioni.

Alcuni sorrideranno ironicamente dopo aver letto questa lista ma l’augurio è che i più sorrideranno soddisfatti di averla già fatta propria, perché quando le persone si sentono bene statisticamente non desiderano andarsene.

 

Motivi

1. Migliora la comunicazione creando un circolo virtuoso in cui è più facile esprimere pensieri e idee;

2. Aumenta la motivazione migliorando la produttività;

3. Riduce lo stress e la tensione creando relazioni più tranquille e serene;

4. Migliora le relazioni creando un ambiente più collaborativo e di supporto;

5. Previene il burnout, il distacco dal lavoro e la riduzione della prestazione professionale;

6. Aumenta la fiducia migliorando la qualità dei rapporti e della comunicazione;

7. Migliora la reputazione attirando nuovi talenti e clienti;

8. Riduce la conflittualità creando un ambiente più pacifico e collaborativo;

9. Aumenta l'innovazione favorendo la nascita di nuovi progetti;

10. Migliora il benessere psicologico e fisico instaurando un ambiente più salutare e positivo.

 

Azioni pratiche

  • Promuovere l'ascolto attivo;
  • Incoraggiare la gratitudine;
  • Sviluppare una cultura di apprezzamento per il lavoro dei colleghi;
  • Fornire feedback costruttivi;
  • Non criticare in pubblico;
  • Cercare di aiutare e sostenere il team;
  • #BEKIND.

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