13 Febbraio 2020

La paura del collega. Cosa gli avvocati temono di più

MARIO ALBERTO CATAROZZO

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Abstract

Ha senso oggi fare la professione con diffidenza verso i colleghi? Ha senso procedere con il freno a mano tirato? Che tipo di futuro professionale costruirete se non osate e avete un progetto e una ambizione? Pensare in piccolo vi serve? Riprendetevi la professione, riprendetevi il futuro!

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Meglio non fidarsi, perché il collega ti porta via il cliente. Meglio non far sapere, perché poi cercano di accaparrarsi il tuo cliente. Insomma, è ancora nella cultura del professionista legale (non solo l’avvocato, si intenda) la modalità difensiva di agire per paura che il praticante che diventa avvocato ti porti via il cliente, che il collega a cui lo hai passato se lo accaparri o il concorrente invidioso possa soffiarti il cliente. Posto che ciò non è ovviamente impossibile, la vera domanda è se con questa mentalità con il freno a mano tirato si possa andare lontano, si possa fare business importante e vivere tra l’altro bene.

Concettualmente se proviamo a pensarci non dovremmo temere l’altro, quanto puntare ad essere migliori, i migliori noi. Il mercato è immenso e i soldi oggi ci sono più di un tempo. Ciò che è diverso sono le dinamiche del business, i tempi e le modalità per intercettare il business. Allora, invece di arroccarsi su vecchie posizioni difensive a difesa di un fortino a cui resta ben poco da difendere, non sarebbe meglio aprirsi all’idea che devo investire su di me e sul mio studio, invece di spendere tempo a temere gli altri? Perché il mio cliente che si trova bene con me, che riceve un servizio di livello, che è curato adeguatamente e che ha instaurato una relazione professionale e umana con me dovrebbe scegliere un mio concorrente? Non sarà questo timore frutto di vecchie abitudini ereditate dalle precedenti generazioni di dominus, gelosi del proprio sapere e fautori di piccole roccaforti dentro cui sapevano di poter fare il buono e cattivo tempo, ma fuori dalle quali temevano gli altri?
Ha senso comportarsi nella professione come dei Paperon de’ Paperoni sempre all’erta contro ipotetici nemici che vogliono rubarci i nostri soldi (in questo caso i clienti)?

La verità è che oggi bisognerebbe alzare la testa, guardare lontano e fare progetti importanti di sviluppo dello studio; oggi bisognerebbe creare una vera squadra di collaboratori in gamba e affiatati; bisognerebbe continuare a formarsi e crescere per diventare più performanti e competitivi.

La vera mentalità vincente non è di chi teme gli altri e si arrocca con fare sospettoso, ma di chi guarda avanti petto contro vento e lancia una sfida al mercato cercando di essere un protagonista e non una comparsa spaventata dai cambiamenti.

Avvocati, basta temere i colleghi! Fate uno scatto di mentalità: sceglietevi i migliori colleghi con cui condividete valori, stile e vision e create qualcosa di bello, di grande, che gli altri possano invidiarvi e i clienti apprezzare. Non dovete avere tempo per temere, perché siete impegnati a costruire, innovare e fare business.

Fatemi leggere di voi e dei vostri successi, invece di continuare a sentire persone che non dicono, non fanno, non osano…

Riprendetevi la professione, riprendetevi il futuro!

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