28 Gennaio 2024

La mediazione aziendale: risoluzione innovativa dei conflitti aziendali

CRISTINA GANDOLFI

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Abstract

In ambito ESG è importante avere anche uno sguardo profondo verso l’azienda nella sua interezza e, quindi, anche riguardo le relazioni interne e il benessere. In quest'ottica, la mediazione aziendale si configura come uno strumento utile e innovativo.

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Si parla quotidianamente di ESG, sicuramente argomento vasto ed attuale, ma, soprattutto, fondamentale per il futuro delle aziende in Italia, date le scadenze future. Se ne parla, spesso valorizzando, peraltro, maggiormente gli aspetti di tutela dell’ambiente, mentre meno facilmente, ci si sofferma su processi, i ruoli, gli strumenti e le regole, che servono a garantire l’efficienza dell’azienda. D’altro canto, se le iniziative aziendali poste in essere nel segno della sostenibilità, ovvero gli investimenti e/o i progetti sono avulsi rispetto alle strategie aziendali, e le persone che fanno parte dell’azienda non vengono coinvolte, non potrà esserci reale sostenibilità.

 

L'analisi del conflitto

Come sostiene il prof. Fritjiof Capra, fisico e saggista di fama internazionale, sistemico, infatti, se si vanno a spiegare gli eventi secondo una logica di causa ed effetto, quindi in maniera lineare, escludendo, ogni complessità, non si ha una visione dell’insieme. Il professor Capra, sostanzialmente, ci invita a pensare in maniera differente non più in termini di conclusioni separate, ma in termini di connessioni, di complessità. Pensare sistemicamente significa interessarsi al rapporto che c'è tra gli elementi, alla loro evoluzione, alle relative connessioni. Significa passare dalla categoria del colpevole/responsabile all’analisi delle condizioni che hanno portato ad un accadimento, e del rapporto tra le parti in un determinato contesto. Quindi, in un'organizzazione l'aspetto prioritario sono le relazioni umane. Questa visione porta ad una diversa concezione dell’organizzazione/comunità. Considerato che esistono più soggetti, in una comunità possono nascere i conflitti e, quando si parla di conflitto, secondo i principi sistemici, ci si deve focalizzare sulla relazione. Dunque, se i conflitti sono riconosciuti e gestiti in modo adeguato, possono essere un’occasione di crescita e di ridefinizione della propria identità e del proprio ruolo, possono cambiare il modo di rapportarsi con le persone e con l’ambiente circostante, arrivando, persino, ad impattare positivamente, sul clima di un settore o dell’azienda. Ci possono essere vari esempi, ne citiamo alcuni, anche se non esaustivi: vi è il conflitto interiore, di ruolo, di giustizia, di potere, di valori, che possono essere quelli più difficili da trasformare perché vanno a toccare aspetti profondi delle persone.

 

Il modello sistemico

Abbiamo parlato di una visione sistemica del mondo: il modello sistemico, offre una chiave di lettura e di analisi del conflitto di tutti i sistemi coinvolti nella vicenda conflittuale. Come detto in precedenza, non si tratta di una visione lineare causa-effetto, ma di una concausa. Far comprendere alle parti in conflitto che trattasi di concause è far comprendere, alle parti in conflitto, la corresponsabilità e la co creazione della crisi, che porta l'escalation del conflitto stesso, significa arrivare ad una comprensione dell'altro e ad una capacità di riconoscimento dell'altro e del suo pensiero. Comprendere questo, significa portare il conflitto da negativo in positivo.

 

La mediazione aziendale: comunicazione, relazioni e risoluzione condivisa

Perché lo strumento come la mediazione aziendale può essere utile all'interno di un'azienda ed è collegabile ai criteri di ESG?

Se vediamo, quindi, l’azienda come un insieme, arriviamo ad avere una visione diversa della stessa. L'azienda è un sistema di:

  • mezzi, ovvero beni che sono destinati alla produzione e consumo,
  • persone, ovvero risorse che operano all'interno dell'azienda stessa;
  • organizzazione, che crea unitarietà ai due precedenti componenti del sistema, coordinando creando procedure con assegnazione di mansioni compiti e responsabilità.

Abbiamo citato il professor Capra che, sostanzialmente, parla di complessità, di reti, di relazioni. Può capitare, quindi, che, in un contesto così complesso, si creino delle conflittualità che possono nascere da semplici divergenze ed avere un'escalation. Abbiamo già elencato alcuni casi di conflitto. Tutto ciò, può impattare sull'efficienza interna e sulla produttività dell'azienda e volendo anche sul corporate branding, ovvero ciò che l'azienda può rappresentare sul mercato in termini di efficienza e d’ immagine. Quindi, in questa fase, il mediatore aziendale e lo strumento della mediazione aziendale sono importanti.

 

Il ruolo cruciale della mediazione aziendale nell'avanzamento dell'ESG

La mediazione aziendale è un percorso assolutamente riservato alle parti in conflitto e al mediatore che lavora sul canale della comunicazione, sulla relazione, sui reali bisogni dei singoli, sulle fatiche e gli ostacoli percepiti, aiutandoli al fine di raggiungere una consapevolezza della propria dimensione professionale e operando per il raggiungimento di una soluzione condivisa.

Il mediatore aziendale, sostanzialmente, è un facilitatore, un traghettatore che lavora in modo imparziale e neutrale per la riapertura del canale di comunicazione e per la co-costruzione, tra le parti in conflitto, di un risultato positivo e per il raggiungimento di un accordo, al fine di ripristinare le relazioni interpersonali tra le parti e avere un effetto positivo sull'impatto ambientale (dell’azienda) e sulle relazioni con altre aziende. Da tutto ciò deriva l'importanza di questa figura all'interno del contesto che abbraccia l'ottica ESG.

 

Alcuni esempi: le criticità delle imprese familiari

Quando si parla di rapporti interpersonali ci si può riferire anche ai rapporti tra dipendenti e alle figure apicali per esempio e ancora, alle imprese familiari, che sono il tessuto produttivo dell'economia italiana. In questo caso, i conflitti possono nascere per una sovrapposizione dei due sistemi: il sistema famiglia e il sistema azienda. Questi due sistemi devono convivere, quindi, l'azienda non è più vista solo come entità da cui trarre profitto, ma un qualcosa che deve durare nel tempo e deve perdurare nel nome, quindi, con l'orgoglio del concetto di famiglia che, spesso, prevale sul concetto di sviluppo.

Sussiste, quindi, un maggior coinvolgimento umano e, il fatto che ci siano legami diversi dalla semplice collaborazione/subordinazione può creare problematiche dal punto di vista relazionale. Spesso vi è quasi una confusione tra i due sistemi, specie nelle aziende di piccole dimensioni.

Per esempio, ci si può trovare anche in una azienda in cui il concetto di famiglia è prevalente rispetto all'aspetto dello sviluppo economico e, questo, può portare:

  • all’ inserimento di un familiare, a prescindere dalle competenze specifiche, a dispetto di figure aziendali già presenti;
  • al diverso trattamento tra familiari ed esterni anche in termini di selezione, retribuzione e avanzamento di carriera;
  • a un mancato confronto con gli organi direttivi delle decisioni aziendali;
  • ad una mancata convocazione del Cda;
  • alla presenza all'interno del Cda, o degli organi direttivi, di figure senza un responsabile riconosciuto o prive di un ordine gerarchico preciso.

Tutto questo, può portare a possibili conflitti all'interno del sistema famiglia, per problemi economici, per mancato riconoscimento di un ruolo, di un riconoscimento professionale oppure conflitto per rivalità invidia tra fratelli o conflittualità legata al passaggio generazionale.

 

Il lavoro del mediatore aziendale

La figura del mediatore aziendale lavora sulla trasformazione del conflitto, che porta ad una riduzione dei costi della conflittualità, ad una rapidità nella risoluzione dei conflitti e, quindi, all'aumento della produttività. Talvolta opera in sinergia anche con altri professionisti tecnici, se presenti.

Inoltre, l'accordo raggiunto e condiviso tra le parti in conflitto è raggiunto direttamente, personalmente dai confliggenti, quindi è più duraturo.  Questo porta, quindi, ad un aumento del coinvolgimento all'interno dell'attività lavorativa e ad un miglioramento dell'ambiente lavorativo stesso. 

 

La mediazione aziendale come fattore di innovazione

Si dice sempre che le aziende di successo sono quelle innovative. Questa è una frase che spesso sentiamo dire, dai media, dai giornali, nelle conversazioni comuni. Quando parliamo di innovazione, in questo caso, pensiamo a come migliorare l'aspetto tecnologico, come migliorare il profitto aziendale, è fondamentale anche un’innovazione con uno sguardo etico sociale. L'abbiamo detto da subito: l'innovazione sociale è quella che viaggia parallelamente all'innovazione tecnologica e a quella economica.

È necessario avere uno sguardo al benessere umano e ambientale, nei confronti degli altri e dei competitor, dei clienti, dei fornitori, dei consumatori.

Ecco perché tra le tante iniziative che l'imprenditore può attuare, vi è anche quella della mediazione aziendale per la risoluzione dei conflitti aziendali, considerando anche il benessere e il miglioramento delle politiche aziendali, al fine di per portare a un diverso sguardo dell’azienda, come bacino culturale che possa impattare anche sulla stessa evoluzione culturale della società.

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