14 Marzo 2019

Resto al Sud 2019: le novità per i giovani che vogliono fare impresa rimanendo al Sud

ROSA CIAMILLO

Immagine dell'articolo: <span>Resto al Sud 2019: le novità per i giovani che vogliono fare impresa rimanendo al Sud </span>

Abstract

“Resto al Sud” è una misura di sostegno introdotta dall’art. 1 del D.L. 20 giugno 2017, n. 91 e recentemente modificata e ampliata dalla legge di bilancio del 2019, per promuovere la costituzione di nuove imprese e startup nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

***

Che cos’è? Chi ne può usufruire? Quali sono le limitazioni?

Si tratta di un’agevolazione finanziaria nella forma in parte di contributo a fondo perduto e in parte di prestito a tasso 0, rivolta a coloro che vogliano avviare un’attività imprenditoriale nei settori dell’artigianato, industria, della pesca e dell’acquacoltura, ovvero relative alla fornitura di servizi, ivi compresi i servizi turistici. Sono dunque escluse dal finanziamento le attività del commercio ad eccezione della vendita dei beni prodotti nell’attività di impresa. Con la legge di bilancio 2019, tali agevolazioni sono state estese anche alla categoria dei liberi professionisti, originariamente esclusi dall’ambito di operatività della norma.

I beneficiari devono essere in possesso dei seguenti requisiti soggettivi:

  • età compresa tra i 18 ed i 45 anni (in sostituzione del limite dei 35 anni previsto originariamente);
  • siano residenti per tutta la durata del finanziamento, in una delle regioni sopramenzionate al momento della presentazione della domanda o vi trasferiscano la residenza entro 60 giorni (o 120 giorni se residenti all’estero) dalla ricezione del provvedimento di ammissione all’agevolazione.
  • non risultino già titolari di attività di impresa in esercizio alla data di entrata del D.L. 91/2017 (ossia 21 giugno 2017) o beneficiari, nell'ultimo triennio, di ulteriori misure a livello nazionale a favore dell'autoimprenditorialità;
  • siano già costituiti al momento della presentazione o si costituiscano (entro 60 giorni oppure 120 in caso di residenza all’estero) dalla ricezione del provvedimento di ammissione nelle forme giuridiche di impresa individuale oppure di società ivi incluse le società cooperative. La costituzione nelle suddette forme giuridiche è obbligatoria ad eccezione delle attività libero-professionali, per le quali è richiesto esclusivamente che i soggetti presentanti le istanze non risultino, nei dodici mesi precedenti la presentazione della domanda di agevolazione, titolari di partita IVA per l'esercizio di un'attività analoga a quella proposta;
  • la sede operativa e legale deve essere all’interno delle regioni sopra menzionate per tutta la durata dell’agevolazione

Le spese ammissibili. A quanto ammonta l’incentivo?

Sono ammissibili le spese per la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili, per l’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature e programmi informatici e per le principali voci di spesa utili all’avvio dell’attività.

Dette spese possono essere coperte integralmente dal finanziamento tramite:

  • per il 35 per cento, erogazioni a fondo perduto e
  • per il 65 per cento, prestito a tasso zero, erogato dalle banche convenzionate, da rimborsare complessivamente in otto anni, di cui i primi due di preammortamento (pertanto senza esborso finanziario da parte del beneficiario)

Il prestito a tasso zero beneficia di un contributo in conto interessi per tutta la durata del prestito corrisposti dal soggetto gestore “Invitalia” agli istituti di credito che hanno concesso il finanziamento e di una garanzia nella misura dell’80% dell’importo del finanziamento erogata dal Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese (PMI).

Il finanziamento è erogato fino a un massimo di 50 mila euro. Nel caso di istanza presentata da più soggetti già costituiti o che intendano costituirsi in forma societaria, ivi incluse le società cooperative, l'importo massimo erogabile è pari a 50 mila euro per socio, che presenti i requisiti sopra indicati, fino ad un ammontare massimo complessivo di 200 mila euro.

Come e quando presentare la richiesta?

Le domande di agevolazione, redatte in lingua italiana e corredate da tutta la documentazione relativa al progetto imprenditoriale (ad esempio descrizione dell’attività proposta, analisi del mercato, e delle relative strategie, aspetti tecnico organizzativi), devono essere compilate esclusivamente per via elettronica, utilizzando la procedura informatica messa a disposizione nel sito internet del soggetto gestore, www.invitalia.it.

Le agevolazioni saranno concesse all’esito di un’istruttoria svolta da Invitalia, che valuta la sostenibilità tecnico-economica del progetto, entro sessanta giorni dalla presentazione dell’istanza, ad esclusione dei periodi di tempo necessari alle eventuali integrazioni documentali che posso essere richieste una sola volta.

Le istanze possono essere presentate fino ad esaurimento delle risorse stanziate pari ad un ammontare complessivo di 1.250 milioni di euro. Non è prevista una graduatoria, pertanto le domande saranno evase in ordine cronologico di ricevimento.

Altri Talks