13 Febbraio 2024

Donne STEAM e AI: quali progressi e quali sfide?

REDAZIONE

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Abstract

In occasione della Giornata Internazionale delle Donne nella Scienza, riflettiamo sui progressi e sulle sfide relative all'inclusione femminile nelle discipline STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics). Qual è la situazione italiana, quali sono i dati da tenere in considerazione e quali i progressi nell'ambito dell'equità di genere?

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L'11 febbraio ricorre l’International Day of Women and Girls in Science, istituito nel 2015 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite con l’obiettivo di sensibilizzare e promuovere l'accesso completo ed equo delle donne alla partecipazione scientifica. Tuttavia, nonostante gli sforzi per promuovere l'equità di genere nelle STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Arte e Matematica), il gender gap rimane un problema diffuso, anche in Italia.

Infatti le donne incontrano ostacoli importanti nel perseguire carriere nel settore STEM, come la mancanza di modelli di ruolo femminili, stereotipi di genere radicati e disuguaglianze di retribuzione. Questi fattori contribuiscono a creare un ambiente ostile per le donne che si formano per una carriera nel settore delle discipline tecnico-scientifiche, incluso l’ambito dell’AI.

 

Accesso e carriera nelle discipline STEAM: dati e tendenze

I dati sottolineano in prima battuta una disparità di genere significativa nel campo dell'istruzione superiore, che vede le donne sotto-rappresentate in discipline come l'ingegneria, l'informatica e la fisica.

Benché in Italia il ruolo delle donne nelle discipline STEAM stia gradualmente emergendo come elemento cruciale per l'innovazione e lo sviluppo, il quadro mostra una realtà complessa e poco incline ad abbracciare questa prospettiva. Secondo recenti studi condotti dall'Istat, la rappresentanza femminile in questi settori è ancora significativamente inferiore rispetto ai colleghi uomini, poiché solo il 33% degli studenti universitari in discipline STEM sono donne, con una percentuale ancora più bassa quando si parla di posizioni di leadership e di ricerca. L’Italia infatti si posiziona al 25esimo e terzultimo posto su 27 Paesi riguardo parità di genere nel digitale con 23,4% di laureate ICT e solo il 6% in cybersecurity.

Questo divario si riflette pesantemente anche nel mondo del lavoro in cui le donne rappresentano ancora una minoranza significativa tra gli specialisti dell'AI e gli ingegneri del software e solamente il 22% degli impiegati nei settori tecnologici italiani sono donne.

 

Verso l’inclusione: progetti e iniziative

Visto il crescente interesse e l’attenzione al tema, negli ultimi anni in Italia stanno emergendo una serie di iniziative mirate a sensibilizzare i decisori istituzionali, le imprese, le comunità di settore e le aziende specializzate sull'importanza di ridurre il divario di genere nel campo della sicurezza informatica. Questi progetti  mirano non solo a promuovere una maggiore partecipazione delle donne, ma anche a offrire percorsi di sviluppo professionale per preparare le menti a un settore che richiede competenze sempre più specializzate.

Un esempio significativo è Women4Cyber Italia, affiliato alla Fondazione europea "Women4Cyber Foundation", nata nel 2019 all'interno di ECSO "European Cyber Security Organisation". Women4Cyber si impegna a colmare il divario di genere nei professionisti della sicurezza informatica in Europa, promuovendo la formazione e il miglioramento delle competenze delle donne sia nelle discipline STEM che in quelle umanistiche. Le attività di Women4Cyber includono campagne di sensibilizzazione, condivisione delle migliori pratiche, formazione mirata e networking per favorire l'inserimento lavorativo. Inoltre, l'organizzazione rappresenta le istanze della comunità presso le istituzioni dell'Unione Europea e promuove partnership nazionali e internazionali.

Altro punto di riferimento nel panorama italiano è CyberEquality.IT, un gruppo di coordinamento all'interno del Laboratorio Nazionale CINI di CyberSecurity. Questo gruppo si propone di attrarre talenti che tradizionalmente non considerano una carriera nel campo STEM, in particolare nella sicurezza informatica. CyberEquality.IT organizza attività di formazione, mentoring e promuove la partecipazione femminile al contest CyberChallenge.IT. Inoltre, analizza le barriere che impediscono un coinvolgimento più ampio delle donne nel settore della cybersecurity, con un focus particolare sulle giovani.

Anche il governo italiano ha iniziato ad adottare politiche per promuovere l'inclusione delle donne nel settore STEM: tra le misure a supporto menzioniamo i Piani Nazionali per le Competenze Digitali e programmi di formazione e mentoring dedicati; si registrano iniziative regionali e delle reti di supporto.

L'efficacia di tali politiche richiederà ulteriori sforzi per garantire una reale parità di opportunità e rappresentanza.

 

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