11 Settembre 2020

4cLegal Academy II | Intervista a Helèna Ravasini di Huawei Technologies Italia Srl

ANTONIETTA D'AGNESSA

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Abstract

L’Avvocato Helèna Ravasini, Head of Legal and Deputy Compliance Manager a Huawei Technologies Italia Srl, sarà tra i sette docenti della seconda edizione della 4cLegal Academy. In questa intervista introduttiva, parliamo delle caratteristiche più importanti per i legali di oggi e del rapporto tra l’azienda e i giovani talenti.

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Avvocato Ravasini, cominciamo chiedendole come si è evoluta la domanda di servizi legali negli ultimi anni, e quali sono le caratteristiche che ricercate oggi in un professionista.

Dal nostro punto di vista, l’evoluzione principale della domanda di servizi legali riguarda l’efficacia del riscontro, unita alla sua velocità: viste le frequenti urgenze del business, il legale interno deve poter ricevere riscontri approfonditi entro termini brevi e che, soprattutto, si esprimano in un linguaggio sintetico e atecnico, concentrato sull’analisi del rischio e di soluzioni non standard che incontrino gli obiettivi del cliente, che possa essere facilmente riutilizzato internamente.

Come può fare un giovane neolaureato in Giurisprudenza, che ambisce magari a entrare nella direzione legale di Huawei, a impressionarvi positivamente?

Ci deve convincere anche al di là della preparazione strettamente tecnica. Le “hard skill” di preparazione e continuo aggiornamento, benché non scontate, ce le aspettiamo nei neolaureati di oggi. Quello che può fare la differenza è una diversificazione del proprio percorso, non solo di studi, ma anche personale, con esperienze che dimostrino vitalità, curiosità,  la capacità di mettersi in gioco,  di interfacciarsi con culture diverse, insomma qualcosa in più sotto il profilo delle soft skills. In questo senso, la partecipazione a un format come la 4cLegal Academy ci incuriosirebbe e ci spingerebbe sicuramente ad approfondire il profilo del candidato.

Proviamo a “ribaltare” questo discorso: anche Huawei deve essere in grado di essere attrattiva per assumere e poi trattenere i migliori talenti. Ci può dire qualche iniziativa che mettere in campo in questo senso?

Prima di tutto, cerchiamo di interfacciarci con i talenti prima ancora che finiscano il percorso di studi: mi riferisco al nostro programma Seeds for the Future, orientato alla Corporate Social Responsibility e all’approfondimento di tematiche di innovazione, o ai laboratori congiunti che abbiamo organizzato con alcune Università. Una volta entrate in Huawei, tratteniamo le risorse migliori investendo su di loro con programmi di formazione continua, affidando quanto prima ruoli di responsabilità in autonomia e premiandoli tangibilmente al raggiungimento di obiettivi prefissati.

Infine, come per gli altri docenti, chiediamo tre consigli per i ragazzi che parteciperanno all’Academy.

Indirizzando i suggerimenti a giovani talenti, direi di puntare su un’approfondita conoscenza dell’inglese, imprescindibile sia per questo talent e che in ambito lavorativo, viste le numerose aziende multinazionali e l’internazionalizzazione del mercato. È inoltre importante avere capacità di ascolto e flessibilità: centrare l’esigenza dell’interlocutore, non necessariamente limitata al supporto che ci viene chiesto, è fondamentale per instaurare un rapporto di fiducia; infine affinare le proprie capacità comunicative: il legale di impresa deve offrire il suo parere in un linguaggio semplice e comprensibile al business, improntato ad analisi efficaci che evitino divagazioni.

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