24 Febbraio 2023

La 4cLegal Academy e La legge di Lidia Poët: due narrazioni di successo in cui vincono la Sostenibilità e il Talento

MANFREDI CAMICI

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Abstract

Come sta cambiando la narrazione del mondo legal? Da sempre la professione forense è al centro di libri, storie, racconti, film e serie tv che ne hanno raccontato il fascino e contribuito a costruire l’immaginario che ne ha il grande pubblico. Il successo della serie targata Netflix La legge di Lidia Poët e della 4cLegal Academy, il primo talent dedicato al mercato legale di 4cLegal, testimonia la crescente sensibilità per la sostenibilità, la Diversity and Inclusion e la questione di genere.

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Come sta cambiando il mondo legal? Un’analisi a partire dalla sua narrazione

Il mondo legal è sempre stato centro d’interesse nel grande pubblico e la sua narrazione è stata spesso affidata a romanzi, i cosiddetti gialli giudiziari, film o serie tv come quella di Perry Mason, la più celebre serie su un avvocato in onda sin dal 1957. Queste storie hanno contribuito a forgiare l’immaginario della professione, arrivando a rappresentare il riferimento ideale dell’avvocato per antonomasia. Sono moltissimi, infatti, i legal drama e le storie che si svolgono in ambiente giudiziario ad avere per protagonista la figura dell’avvocato. Il più delle volte il gran numero di spettatori rimane affascinato dai colpi di scena, ma la rappresentazione che viene fatta della professione contribuisce inevitabilmente a forgiare, a sua volta, l’immagine che i clienti hanno della stessa. È grazie a queste narrazioni, infatti, che il mondo legal, spesso percepito come complesso, incomprensibile e distante è diventato parte della cultura di massa tramite film cult come L’uomo della pioggia o L’avvocato del diavolo, per non parlare delle serie più amate come Ally McBeal o la più recente Suits. Ma se è vero che questi prodotti culturali ci dicono molto del modo in cui viene percepita la professione forense quale testimonianza possiamo trarre dagli ultimi esempi di successo della narrazione in ambito Legal come la 4cLegal Academy, il primo talent dedicato al mercato legale, e la serie La legge di Lidia Poët, legal drama targato Netflix? Cosa hanno in comune due format così diversi e cosa ci dicono sul mondo legal di oggi?

 

La 4cLegal Academy

Dallo scorso 24 gennaio 2023 è in onda ogni martedì alle 21:00 sul canale Sky 511 BFC Media Forbes Italia (canale 61 Tivùsat), la IV edizione della 4cLegal Academy, il primo talent sul mondo legal. Il mercato legale viene raccontato con un linguaggio nuovo, fondato sui contenuti e non sull’apparenza, mostrando la sfida di cinque giovani giuristi che dovranno confrontarsi su temi come il legal tech, l’innovazione, la sostenibilità e la comunicazione per aggiudicarsi il titolo di Legal Talent of the Year 2023. Il successo del talent, certificato anche dalla sua internazionalizzazione (ci saranno edizioni della 4cLegal Academy anche in India, Oman e in California), è dovuto al modo in cui una professione complessa come quella forense viene mostrata al grande pubblico, con semplicità, ma senza semplificazioni. La scelta, infatti, è stata quella di puntare sui giovani talenti e sulle sfide che sono chiamati ad affrontare per entrare nel mercato legale, senza inserire elementi di fiction. Il talent, realizzato dalla 4cProduction, la casa di produzione di 4cLegal dedicata al mercato legale, ha il pregio di descrivere alla perfezione le caratteristiche del mercato legale del futuro: un mercato in cui da un lato le competenze tecniche dei legal talent sono imprescindibili, ma che devono saper essere accompagnate da soft skills e capacità di visione; da un altro, ad essere imprescindibile è il tema della Sostenibilità che si dimostra fondamentale sia per attrarre e trattenere i migliori legal talent, sia per andare incontro alla nuova sensibilità dei clienti che si rivolgono al mercato legale.

 

La legge di Lidia Poët

La legge di Lidia Poët è la serie italiana di Netflix, che ha stupido il mondo, diventando terza nella top 10 globale dei titoli non in lingua inglese della piattaforma di streaming, e risultando tra i prodotti più visti in ben 55 nazioni e piazzandosi al primo posto in Ungheria, Polonia, Romania e Ucraina. La serie vede Matilda De Angelis nei panni di Lidia Poët, prima donna avvocata d’Italia, che ha dovuto lottare a lungo per il proprio riconoscimento in quanto donna. Nella Torino del 1883, infatti, Lidia Poët si vede annullare dai giudici della Corte d’Appello di Torino l’iscrizione all’albo, nonostante la laurea a pieni voti e la mancanza di divieti espliciti ad esercitare la professione forense per le donne, vedendosi costretta a lavorare come assistente presso lo studio legale del fratello Enrico Poët. Nella serie, Lidia assiste gli indagati cercando la verità in quello che è un classico legal drama. L’elemento di novità e di successo è sicuramente l’interesse verso la lotta per l’indipendenza femminile della protagonista che testimonia, al contempo, come questa sensibilità sia quanto mai forte nella società di oggi. La battaglia di Poët è una battaglia che la protagonista non ha combattuto per sé, ma per tutte quelle donne che anche grazie a lei hanno avuto la possibilità di accedere alla professione forese.

 

Il successo del talento e della sostenibilità nel mondo legal

Ad accomunare due format così differenti è il successo che ha la narrazione della sostenibilità e questo, oltre a testimoniare la bontà dei prodotti, ci dice qualcosa di più, vale a dire, sottolinea come il pubblico sia attento a questi aspetti anche nel valutare il mondo legal. Quella della sostenibilità è la sfida che il mercato legale è chiamato ad affrontare nel prossimo futuro. Dirsi sostenibili non è sufficiente, occorre esserlo e testimoniarlo con azioni concrete: emergono quindi questioni importantissime come l’uguaglianza di genere e la valorizzazione del talento al di là di ogni pregiudizio. I due format, la 4cLegal Academy e La legge di Lidia Poët, in fin dei conti raccontano in modi diversi dell’importanza della Diversity and Inclusion, ma anche della capacità di saper affrontare le sfide, gli imprevisti, gli ostacoli e le difficoltà, fino al riconoscimento del proprio merito e del proprio talento.

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