10 Aprile 2020

La laurea (online) ai tempi del COVID– 19

FRANCESCA MARIA MAVIGLIA

Immagine dell'articolo: <span>La laurea (online) ai tempi del COVID– 19</span>

Abstract

Il mondo universitario ha reagito in fretta all’emergenza sanitaria grazie all’attivazione didattica a distanza. Ma quale impatto ha avuto sugli studenti prossimi alla laurea tale soluzione?

Quali sono le conseguenze dell’emergenza per chi desidera intraprendere la carriera forense?

Testimonianza di una neolaureata in Giurisprudenza durante l’emergenza Covid– 19. La preparazione, la discussione online e l’incertezza per il futuro.

***

La differenza tra la moltitudine di laureati che ogni anno escono dalla facoltà di Giurisprudenza da quelli che sono stati proclamati dottori nel Marzo del 2020 sta in un minuscolo agente patogeno, un virus, oggi conosciuto col nome di Covid– 19, che ha costretto l’Italia – e molti altri Paesi nel mondo – ad una battuta d’arresto senza precedenti.

Sono Francesca, neolaureata in Giurisprudenza ai tempi del Covid– 19.

 

Fase 1: pre - lauream

Il 23 febbraio, sulla casella di posta di tutti gli studenti dell’Unibo, arrivava la prima mail in cui si comunicava la momentanea interruzione di tutte le attività didattiche in seguito ai primi casi di positività al coronavirus riscontrati in alcune zone del Paese.

Da lì a poco veniva attivata  la didattica online.  il Magnifico Rettore teneva costantemente aggiornata la comunità universitaria, ma nessuna notizia certa sullo svolgimento della sessione di laurea.

Dopo qualche settimana nell’incertezza più totale, i laureandi iniziarono ad attivarsi in diverse forme. Chi chiedendo aiuto ai rappresentanti degli studenti, chi rivolgendosi ai propri relatori, chi inviando lettere firmate al Rettore. Veniva proposta la possibilità di svolgere la discussione a porte chiuse per garantire quel minimo di solennità che un momento importante come quello richiedeva, o, in extrema ratio, il rinvio della sessione. Nessuno ricevette un riscontro.

Personalmente, non mi pervennero direttive sicure sulla modalità della mia discussione di laurea fino a cinque giorni prima della data prestabilita. Confrontandomi con altri colleghi laureandi, la situazione era la stessa per tutti. Eravamo frustrati dalla situazione, sembrava che il momento da tutti noi sognato fin dai primi mesi come studenti universitari, avesse completamente perso il suo significato. Ad accompagnarci poi, c’era la paura di una modalità mai sperimentata prima e l’ansia di non essere in grado di gestire la situazione al meglio da dietro uno schermo.

 

Fase 2: laurea

Dopo tanti giorni di estenuante incertezza, mi ritrovavo seduta sul tavolo di casa mia con davanti solo la mia tesi e il computer collegato alla piattaforma Microsoft Teams, ove avrebbe avuto luogo la mia discussione. Ogni professore era collegato da un luogo diverso – probabilmente ognuno dalla propria abitazione, come noi laureandi, nel rispetto delle direttive del Governo. Alla normale tensione che ogni studente prova quando si trova davanti ad una commissione si aggiungevano le preoccupazioni “tecniche”: la scarsa connessione Wifi, l’audio poco nitido, la batteria del computer da monitorare.

Dopo aver assistito alla disconnessione improvvisa durante la proclamazione del candidato prima di me – che non ha sicuramente contribuito a calmare l’ansia del momento - il mio turno. Cinque minuti, forse poco più, e il presidente della commissione mi stava dichiarando dottoressa in Giurisprudenza, invitandomi alla cerimonia di proclamazione che si sarebbe tenuta “quanto prima, in base alle condizioni del Paese”.

 

Fase 3: post – laurea

Credo che  la domanda più ricorrente che risuona nella testa di un neo – laureato sia “e adesso?”

Per noi laureati in Giurisprudenza nell’epoca del Covid– 19 questa domanda è più complicata che mai.

Prendendo in esame il tradizionale percorso dell’avvocatura: per poter avere accesso al concorso di abilitazione alla professione forense  – che si svolge solo una volta l’anno nel mese di Dicembre - l’iter richiesto prevede la ricerca di uno studio legale, la successiva iscrizione all’albo dei praticati, lo svolgimento di una pratica dalla durata di 18 mesi (da concludere entro il mese di Novembre dell’anno successivo)  in cui si è assistito ad un minimo di 20 udienze a semestre. Facendo un veloce calcolo, i dottori laureati a Marzo, potranno ottenere tali requisiti solo iniziando la pratica entro e non oltre il mese di Maggio.

E i laureati del Marzo 2020? Con uffici e studi legali chiusi fino a data da destinarsi, con il blocco delle udienze, con l’impossibilità di avviare una pratica nei tempi prestabiliti per ragioni a loro non imputabili, saranno destinati a ritardare di un intero anno la possibilità di accedere al concorso per l’abilitazione?

Sarebbe forse più corretto auspicare ad una revisione dei requisiti di ammissione al concorso che tenesse in considerazione anche chi ha conseguito il titolo di laurea in tempi di emergenza.

 

Conclusione

A parere della scrivente, prendendo ad esempio il decreto legge n.18 del 17 marzo 2020[1]  con la quale si è provveduto ad abolire l’esame di Stato per l’abilitazione alla professione medica in vista dell’emergenza sanitaria, sconfessando così apertamente la reale utilità di un ulteriore esame ostativo per poter praticare la professione; allo stesso modo (anche se con una ratio differente), pare quindi possibile snellire il lungo percorso verso il raggiungimento del titolo di avvocato.

A ben vede, non si auspica ad un ottenimento del titolo in fase immediatamente post lauream; bensì - come i giovani medici otterranno l’abilitazione se in possesso di giudizio di idoneità del tirocinio pratico valutativo[2] - anche l’abilitazione alla professione forense potrebbe essere attribuita in ragione del titolo di laura magistrale a ciclo unico unitamente allo svolgimento dei diciotto mesi di pratica.

 

[1] http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/dettaglioAtto?id=73682

[2] Abilitazione alla professione di medico chirurgo, abolito l'esame di Stato in Ministero della Salute:

http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&me…

 

Altri Talks