15 Febbraio 2018

Milano | Il Mercato Legale 4.0 come fattore di reputazione | Fondazione ISTUD

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Abstract

Quale è il legame tra reputazione dell’azienda e servizi legali? Quale ne è il peso in una società sempre più digitalizzata?  Queste sono solo alcune delle domande alle quali si è cercato di dare una risposta al Convegno organizzato da 4cLegal in collaborazione con Fondazione ISTUD e col patrocinio di Assolombarda, tenutosi lo scorso 15 febbraio a Milano, durante il quale hanno avuto modo di confrontarsi esperti del diritto e dell’impresa, appartenenti a importanti realtà economiche italiane ed internazionali.

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La reputazione come fulcro del nuovo Mercato Legale 4.0

L’evento si è posto l’obiettivo di dimostrare al pubblico come le figure del manager e del legal, spesso percepite come i pilastri di due mondi contrapposti, necessitano di trovare un terreno comune nel quale operare in modo da affrontare le sfide quotidiane di un’era sempre più digitale che richiede, o meglio reclama, una modalità di condotta trasparente e tracciabile.

Durante la prima parte del Convegno sono stati presentati dalla dott.ssa Marella Caramazza, Direttrice della Fondazione Istud, e dall’avv. Alessandro Renna, CEO di 4clegal, alcuni tra i concetti chiave relativi alla macro-dimensione della Reputazione, nonché i suoi effetti sul mercato legale, anche alla luce di una loro recente ricerca in materia. Ad apertura dell’incontro, il Dott. Antonio Calabrò, Vicepresidente di Assolombarda, ha esposto come il paradosso aziendale abbia percorso gli ultimi sessant’anni di storia economica attraverso modalità per cui l’imprenditore si sia dovuto porre spesso come una figura innovativa e disruptive verso il sistema. L’azienda deve avere una condotta responsabile verso il territorio e la comunità che la ospita, ed essere in grado di realizzare profitto mediante modalità sostenibili temporalmente e socialmente. In questa ottica, la legalità e l’adesione ai valori correlati dell’azienda significano responsabilità civile e garanzia di costituirsi, innovarsi e sopravvivere nel tempo come realtà che incide positivamente sulla reputazione della stessa società.

In linea con questa visione, il mercato dei servizi legali è stato presentato alla luce di tre parametri fondamentali - ossia il valore, la reputazione ed il binomio rischio/innovazione -, per approfondire poi quelli che sono stati i risultati del Survey ISTUD - 4cLegal. Nel tentativo di rilevare la connessione esistente tra servizi legali e valore dell’azienda, la Survey ha messo in luce come, in un mercato in profonda trasformazione, una procedura comparativa e libera nella scelta del legal procurement possa supportare l’azienda ad acquisire dei professionisti capaci di difenderla dai rischi reputazionali e supportarla nel captare nuove opportunità strategiche e di business.

A conclusione della prima parte del Convegno, l’avv. Alessandro Renna, riprendendo i risultati ottenuti dalla ricerca, ha evidenziato come la reputazione sia intrinsecamente legata ad una condotta volta alla legalità, all’applicazione di best practice e alla coerenza. Partendo da questi punti essenziali, sono state presentate le misure oggi adottabili per rendere la propria azienda trasparente, utilizzando in primis un mercato digitale di acquisto dei servizi legali improntato alla lotta contro la corruzione e capace al contempo di stare al passo con la nuova normativa europea. L’obiettivo è di rendere l’azienda competitiva e allo stesso tempo di proteggerla dalle minacce che ne minano la credibilità.

Durante la tavola rotonda, svoltasi nella seconda parte della mattinata, i relatori, tra cui alcuni eminenti figure di General Counsel, hanno esposto ai presenti le loro esperienze nell’utilizzo del beauty contest e delle piattaforme informatiche per l’acquisto dei servizi legali. Tra le esperienze riportate particolarmente emblematica è quella presentata da Anas S.p.A che, a seguito di un periodo di grave rischio reputazionale, ha sviluppato una nuova modalità di legal procurement supportata dal beauty contest che ha garantito la tracciabilità nella selezione del personale, limitando modalità di natura fiduciaria. I relatori hanno concordato sulla necessità di esplorare e rafforzare nuovi strumenti di legal procurement che permettano di incoraggiare una equa e libera competizione nel mercato dei servizi legali.

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A cura di Alice Bazzan, laureata presso alla Facoltà di Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Pavia. Studentessa alla I° edizione del Master Giuristi in Azienda di Fondazione ISTUD

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