07 Settembre 2023

Legal Innovation Days: cosa aspettarsi dalla terza edizione della due giorni dedicata all’innovazione del mercato legale

REDAZIONE

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Abstract

Tornano i Legal Innovation Days, la due giorni dedicata all’innovazione del mercato legale organizzata da TeamSystem con il coordinamento scientifico e la regia di 4cLegal. L’evento, giunto alla terza edizione, si svolgerà l’11 e il 12 settembre dalle 14:30 alle 18:30 presso la sede di 4cLegal a Le Village e verrà trasmesso in live streaming. Ospiti d’eccezione, tavole rotonde, kay note speaker e interviste one to one offriranno l’occasione per proiettarsi nel futuro del mercato legale. Ecco qualche anticipazione direttamente dalle voci dei protagonisti.

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Una panoramica sulle voci dei protagonisti

Day 1

 

Introduzione

Saranno Alessandro Renna (Founder e CEO 4cLegal) e Nicola Baraldi (Head of Business Unit TeamSystem Legal) a dare il via ai lavori della prima giornata che vedrà ospiti di primo piano distribuiti su tre tavole rotonde con l’aggiunta di due interviste one to one. «TeamSystem è da sempre impegnata nella digitalizzazione degli studi legali e delle direzioni legali. L’organizzazione di un evento di successo dedicato all’innovazione del mercato legale, come i Legal Innovation Days, riflette appieno la nostra mission. In questa terza edizione» – annuncia Baraldi – «tratteremo tante novità, dai fondi del PNRR per la digitalizzazione della PA, al modo in cui l’intelligenza artificiale sta trasformando la professione forense, la figura del giurista d’impresa e più in generale il Sistema Giustizia». Particolare attenzione, infatti, sarà riservata all’effetto trasformativo che l’intelligenza artificiale sta avendo sul mercato legale: dalla giustizia predittiva all’applicazione di sistemi di intelligenza generativa. Sotto questo punto di vista, afferma Renna, «ChatGPT ha accelerato le riflessioni del mercato legale sui nuovi trend di innovazione. In realtà si tratta però della punta dell'iceberg: usare ChatGPT, Bard o Perplexity in modo utile per il proprio lavoro richiede interventi preliminari sul mindset dei giuristi e sull'organizzazione del lavoro. I Legal Innovation Days saranno ancora una volta l’occasione privilegiata per fare il punto su tutto questo».

 

Nuovi trend del mercato legale: sostenibilità e digitalizzazione due punti di non ritorno

Come sta cambiando il mondo legal alle prese con la digitalizzazione e la sostenibilità? Luca Arnaboldi (Managing Partner Carnelutti Law Firm), Afra Casiraghi (Partner Bird&Bird), Anna Marra (Consigliera del Global Advisory Counsel dell’International Institute of Legal Project Management; esperta in LPM&LPI e direttrice di programmi di formazione), Patrizia Pasetti (Head of Innovation and Governance TIM) e Alessandro Renna (Founder e CEO 4cLegal) illustreranno nel corso della prima tavola i nuovi trend del mercato legale. La digitalizzazione e l’adozione di prassi sostenibili si dimostrano i principali driver di crescita nel settore legale, favorendo efficienza, trasparenza, innovazione e crescita sul lungo periodo. Come afferma la stessa Anna Marra, infatti, «la sostenibilità e la digitalizzazione devono essere parte della proposta di valore di uno studio legale. La sfida è tanto culturale quanto operativa: occorre creare una visione, una strategia e un mindset appropriato a livello di organizzazione e di individui, e trasformare la strategia in progetti, sviluppare le abilità e incorporare la sostenibilità e la digitalizzazione nella pratica legale». Il concetto di cambiamento sarà al centro degli interventi proposti: come dichiara l'Avvocata Casiraghi, «si pensi alla corporate governance e alla nuova (e rinnovata) concezione di collegialità. Abbiamo come legali l’opportunità di supportare le imprese nella transizione verso documenti e processi di digitalizzazione, di instaurare fiducia negli ambienti online e di dare valore al “dato”, preparando le imprese alla reportistica di sostenibilità».

 

Intervista one to one sull’innovazione nel mercato legale

Al termine della prima tavola è prevista l’intervista a Ellen Zavian (General Counsel USA Lacrosse), che rappresenta l’occasione ideale per analizzare il futuro del panorama giuridico da una prospettiva internazionale.

 

Contrattualistica: tra digital transformation, intelligenza artificiale generativa e legal design

Francesca Bartorilla (Contract Management Delivery Lead for Italy Central Europe and Greece), Davide Leopardi (Legal Tech Solutions Analyst TeamSystem), Alessandro M. Lerro (Managing Partner Avvocati.net) e Giuseppe Vaciago (Partner 42LawFirm), sono i protagonisti della seconda tavola dedicata agli strumenti che la digitalizzazione mette a disposizione delle aziende e degli studi legali, aprendo le porte a soluzioni innovative, inclusive e altamente efficaci nel panorama odierno della contrattualistica. Sotto questo punto di vista, afferma Vaciago, «l’intelligenza artificiale generativa non sarà in grado di sostituire l’avvocato, ma se utilizzata in modo consapevole, sostenibile ed etico potrà essere un ausilio fondamentale per garantire innovazione e crescita in tutto il settore legale». Dello stesso avviso è anche Davide Leopardi, che sottolinea come «l’intelligenza artificiale generativa permette di redigere contratti con maggiore sicurezza e precisione mentre mantiene l’opportunità di infondere ogni documento con una propria identità e personalità. Inoltre, le capacità predittive delle nuove tecnologie offrono vie per l’analisi di rischi e opportunità. Questa evoluzione rappresenta un avanzamento notevole nel campo della contrattualistica». Quel che è certo è che non bisogna considerare l’IA come uno strumento sostitutivo delle competenze umane, bensì come un mezzo al servizio del professionista. Come ben esposto dall'Avvocato Lerro, infatti, «le soluzioni di intelligenza artificiale che stanno catalizzando l’attenzione dei media sono validi strumenti ausiliari per il legale propenso all’innovazione dei processi, ma ogni ipotesi di funzione sostitutiva è ingenua, soprattutto nelle consulenze in cui è decisivo il ruolo strategico e creativo del legale». Parlando di legal design, Bartorilla, infine, attenziona su un dato importante relativo ai miglioramenti che questo approccio apporta: «è necessario non tralasciare l'aspetto umano: il concetto di Legal Design si pone quindi come fondamentale strumento per consentire di generare contratti e documenti legali giuridicamente validi e, allo stesso tempo, chiari, funzionali e comprensibili, anche per coloro che non hanno domestichezza con il mondo giuridico».

 

Intervista one to one sull’IA e le sue implicazioni per la figura del giurista

La seconda intervista one to one è diretta ad approfondire il tema dell’intelligenza artificiale applicata alla Giustizia e alle sue implicazioni per la figura del giurista moderno. L’intelligenza artificiale rappresenta un ausilio indispensabile per coadiuvare i professionisti del settore legale nello svolgimento delle loro attività.

 

Giustizia 4.0: intelligenza artificiale tra metodo induttivo, deduttivo e piattaforme telematiche

In chiusura della prima giornata la tavola rotonda dedicata agli strumenti digitali offerti per la risoluzione delle controversie. Raffaele Battaglini (AD presso Futura Law Firm S.t.a.r.l. S.B.), Mario Alberto Catarozzo (Business Coach, Formatore e CEO MYPlace Communications), Maurizio Onza (Professore Ordinario di Diritto Commerciale, Dipartimento di Giurisprudenza, Università degli Studi di Brescia), Adalberto Perulli (Professore Ordinario di Diritto del Lavoro Università Ca’ Foscari e direttore del Centro Studi Giuridici dell’Ateneo, Founder e Managing Partner Studio Perulli) e Gianluca Selicato (Professore di Diritto Tributario, Università degli Studi di Bari Aldo Moro e Avvocato Cassazionista) discuteranno del modo in cui l’intelligenza artificiale sta cambiando il mondo forense in Italia. «Con curiosità ed entusiasmo parteciperò alla discussione sulla Giustizia 4.0» – ha dichiarato in anticipo Maurizio Onza – «condividendo l’esperienza del progetto sulla Giustizia Predittiva e provando a discutere su opportunità e limiti». Una questione ancora aperta quella sulle opportunità e i limiti della digitalizzazione, dove l’intelligenza artificiale è chiamata a superare i suoi confini. Secondo quanto affermato da Mario Alberto Catarozzo, infatti, «la vera sfida dell’intelligenza artificiale è l’uomo». Spetta al professionista, come ci ricorda Raffaele Battaglini, implementare in maniera corretta gli strumenti offerti dalla digitalizzazione: «l’uso dell’intelligenza artificiale nel settore legale deve spingere gli avvocati a concentrarsi sui servizi e sulla consulenza a più alto valore aggiunto». A questo proposito, sono moltissime le novità apportate in diversi ambiti dall’IA, come testimonia Gianluca Selicato: «L’intelligenza artificiale irrompe nel diritto tributario, nella duplice dimensione procedimentale e processuale. Il primo innesto è favorito dalla riforma del sistema fiscale fortemente voluta dall’On.le Leo; parallelamente, la giurisdizione tributaria, con la riforma appena varata e in attesa dell’avvento del giudice professionale, offre terreno fertile per una cauta sperimentazione dell’intelligenza artificiale sotto l’egida del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria che, con il progetto PRODIGIT, ha iniziato a riflettere concretamente sul possibile contributo della giustizia predittiva».

 

Day 2

 

Introduzione

In apertura alla seconda giornata Alessandro Renna e Nicola Baraldi tireranno le fila del discorso, legando i temi affrontati in precedenza agli argomenti che saranno oggetto della discussione odierna nelle corso delle tre tavole accompagnate da altrettante interviste.

 

Intervista one to one sull’intelligenza artificiale e la giustizia predittiva

Dopo l’intervento degli organizzatori è prevista l’intervista ad Alberto Del Noce (Avvocato del Foro di Torino, Vicepresidente dell'Unione Nazionale delle Camere Civili e Responsabile della Commissione sull'Intelligenza Artificiale dell'Unione Nazionale delle Camere Civili e del Consiglio dell'Ordine di Torino) sui rischi e le questioni che accompagnano l’IA e la giustizia predittiva. D’altronde, come sottolineato dallo stesso Del Noce, «appare opportuno affrontare il tema in modo non superficiale, in modo “laico”, senza estasi e senza preconcetti: i cambiamenti non si devono contestare aprioristicamente (come è istinto naturale) ma devono esser compresi e governati. Come di fronte a tutte le scoperte tecnologiche, dobbiamo poi chiederci: quale mondo vogliamo costruire? Quale giustizia vogliamo garantire ai cittadini?».

 

La tecnologia entra nella società pubblica favorendo efficienza, trasparenza e tracciabilità dei processi

Alessandro Renna (Founder & CEO 4cLegal), Marta Colonna (Chief Legaland Compliance Officer Pago PA), Michele Falcone (Direttore General Counseling Gruppo CAP e Direttore Generale Amiacque), Sara Forni (Responsabile del servizio arbitrato presso Camera arbitrale di Milano), Antonello Mandarano (Avvocato Capo Comune di Milano) e Carlo Merani (Name Partner Merani Amministrativisti) sono i relatori della prima tavola della seconda giornata di lavori, che affronterà i temi chiave della digitalizzazione della PA, dei progetti innovativi e delle strategie per garantire una transizione verso una società più efficiente, trasparente e sostenibile. L'apporto della tecnologia è stato significativo, come sottolinea Mandarano: «Quanti di noi ricordano il tempo in cui il ticchettio delle macchine da scrivere risuonava incessantemente negli studi legali e negli uffici pubblici? La rivoluzione digitale degli ultimi trent’anni ci ha portato molto lontano, modificando il nostro lavoro in modo radicale e irreversibile. Cercheremo di individuare gli snodi fondamentali di questo processo, i benefici che esso ha comportato, ma anche i suoi limiti e le attuali prospettive di miglioramento». Falcone mostra come sia importante che «le aziende pubbliche debbono promuovere – attraverso la tecnologia – comportamenti trasparenti in tutta la filiera del valore», affinché possano essere adottati «comportamenti sostenibili e premiando chi investe in una economia green, a difesa delle fasce deboli e della innovazione digitale». Per quanto concerne le possibilità di investire in digitalizzazione da parte delle PA, come evidenziato da Carlo Merani, il PNRR offre un’occasione unica: «con il PNRR e il nuovo Codice dei contratti le società a partecipazione pubblica sono chiamate a nuove sfide in tema di digitalizzazione tra esigenze di modernità e sostenibilità, interessi pubblici da perseguire e ricchezza da costruire». «Garantire efficienza, trasparenza e tracciabilità nella relazione tra stato e cittadino» – prosegue sulla stessa lunghezza d’onda anche Marta Colonna – «è la principale missione di PagoPA SpA, che ha l’obiettivo di realizzare infrastrutture tecnologiche per una nuova generazione di servizi pubblici sempre più semplici, sicuri e accessibili per le persone. Crediamo che un processo di trasformazione digitale rispettosa dei diritti e delle libertà dei cittadini sia possibile, e che rappresenti un’opportunità concreta da cogliere». Per Sara Forni, invece, sono molto interessanti gli sviluppo della digitalizzazione nel servizio arbitrale. A suo avviso, infatti, «l’arbitrato è uno strumento con il quale si possono risolvere le controversie in modo rapido ed efficace, e l’impiego della tecnologia costituisce la leva principale per incrementarne l’efficienza».

 

Intervista one to one su dati, privacy e cyber security

In questa intervista verranno messi in luce gli aspetti rilevanti e i profili critici relativi alla cyber security. Grazie all’aiuto di una figura di spicco come quella di Serafino Sorrenti (Chief Innovation Officer Presso Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per la Trasformazione Digitale) verranno illustrate le best practice relative alla protezione della privacy e dei dati sensibili.

 

Intelligenza artificiale tra privacy, data protection e cybersecurity: il rovescio della medaglia

Il rischio di falle nella sicurezza e nella protezione di dati sensibili è un pericolo concreto per quanto riguarda la raccolta di dati di cui necessita l’impiego dell’IA. Saranno Ernesto Belisario (Socio Fondatore E-lex e Componente Task Force Intelligenza Artificiale AGID), Paolo Federici (Senior Partner BIP), Massimiliano Masnada (Partner Hogan Lovells) e Cristina Rabazzi (of Cousel Gebbia Bortolotto Penalisti Associati e Responsabile del Dipartimento Privacy e Cyber Security) a prendere il testimone da Serafino Sorrenti per analizzare i pericoli che porta con sé l’innovazione digitale. «La crescente offerta di servizi che si basano sul funzionamento di algoritmi di intelligenza artificiale di natura generativa pone questioni essenziali da molti punti di vista» – afferma Masnada – «a cominciare da quello della protezione dei dati, su cui sembra essersi fossilizzato il dibattito degli ultimi mesi. È innegabile che il funzionamento e la sempre maggiore precisione degli algoritmi di AI non può prescindere da un utilizzo massivo di dati per il training e lo sviluppo. Del resto, la strategia dei dati e la loro circolazione sono alla base della politica di digitalizzazione dell’UE. Normative come il Data Governace Act, il Data Act, il regolamento AI e il futuro European Health Data Space (EHDS). Ciò va coordinato con il GDPR e, più in generale, con la protezione dei diritti fondamentale». La tutela della privacy, come ci racconta Cristina Rabazzi, sta assumendo un ruolo sempre più importante: «con l’applicazione di strumenti di intelligenza artificiale, la tutela della privacy non si deve limitare alle sole informazioni personali ma anche all’identità del singolo individuo». «Oggi» - aggiunge Paolo Federici - «sono disponibili soluzioni, in termini di modelli organizzativi, processi, strumenti tecnologici che possono garantire il rispetto dei requisiti di privacy, data protection e cybersecurity anche nel settore legale così come in altri settori, ma la loro implementazione potrebbe però richiedere un cambio di approccio anche importante».

 

Intervista doppia: un confronto tra giuristi d’impresa e giovani avvocati

L’ultima intervista dei Legal Innovation Days è quella a Giuseppe Catalano (Presidente dell’Associazione Italiana Giuristi d’Impresa) e a Francesco Paolo Perchinunno (Presidente dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati). Un confronto interessante sulle trasformazioni che il ruolo del giurista sta vivendo.

 

Tecnologia: un nuovo modo di lavorare per i giuristi

In che modo i legal tool e i software sempre più sofisticati che assistono gli studi legali nelle attività gestionali, nell’organizzazione del contenzioso e nella gestione delle fasi della contrattualistica, stanno modificando la professione forense? Jochen Brandhoff (Founder and CEO EDRA Media GmbH e Lexgo GmbH), Gabriele Faggioli (CEO P4I-Digital 360), Gabriella Antonucci (Project Manager & Digital Transformation Consultant TeamSystem), Francesco Leggiadro (Responsabile Funzione Affari Legali e Societari di Ferservizi S.p.A. Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane) e Raffaella Tagliamonte (Vice President Legal Affairs and Legal Network Controller Prelios Credit Servicing), proveranno a rispondere a questo interrogativo. Come precisa Antonucci, «nel mondo in costante evoluzione dei servizi legali, il digitale è diventato un alleato indispensabile. La tecnologia ha rivoluzionato il modo in cui gli studi legali operano, portando innovazioni che vanno ben oltre la semplice gestione delle pratiche legali. Grazie a software avanzati e strumenti di automazione, gli studi legali stanno trasformando la loro efficienza operativa e allo stesso tempo offrono servizi migliori ai clienti». Verrà affrontato altresì come la tecnologia sia di fatto «strumento di supporto e di sviluppo del credit servicing dal punto di vista del legale In House», spiega Tagliamonte. L’innovazione, sostiene Brandhoff, «non è un lusso, ma un dovere professionale. Tutti ci aspettiamo che un medico usi la tecnologia più recente; perché non lo stesso da un legale?». L’utilizzo delle tecnologie più innovative – aggiunge sulla falsariga Leggiadro – «costituisce per il giurista una grande opportunità per migliorare le proprie attività e dimostrarsi al passo con i tempi confrontandosi in modo efficace con i propri stakeholder, che possono essere anche più autorevolmente supportati nella massimizzazione dei vantaggi e nella neutralizzazione dei rischi». 

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