05 Dicembre 2017

La società tra avvocati apre ai soci di capitale

STEFANO TORO

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Abstract

La recente riforma della società tra avvocati apre all’ingresso di soci di capitali. Si aprono nuove prospettive per gli studi legali e nuove opportunità per gli investitori, in uno scenario di mercato e regolamentare in continua evoluzione

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Lo scorso 29 agosto, dopo un acceso dibattito ed un contrastato iter parlamentare, è entrata in vigore la riforma della disciplina della società tra professionisti, che ha modificato anche la parte relativa alla società tra avvocati. Quest’ultima, già prevista dal d. lgs. 96/2001, aveva avuto fino ad oggi scarsa diffusione, soprattutto per la poca convenienza sotto il profilo fiscale e per la rigidità del modello (doveva essere una società in nome collettivo, composta solo da avvocati).

La nuova società tra Avvocati

Le novità introdotte dalla legge sulla concorrenza (Legge 124/2017), (in particolare l’art. 1 comma 141) riguardano principalmente la possibilità di costituire società di capitali per l’esercizio della professione forense.
Ciò è consentito con alcuni limiti: la società può avere anche soci non professionisti, purché gli avvocati rappresentino almeno i 2/3 del capitale. L’amministrazione è riservata ai soci e gli avvocati devono avere la maggioranza dei voti.

Nuove prospettive

Quali scenari apre la nuova normativa? Si assisterà alla scomparsa, come paventato dal mondo forense, dei piccoli studi professionali a beneficio di strutture sempre più grandi ed organizzate, con conseguente aumento dei costi per gli utenti?

Le prospettive di analisi sono essenzialmente due.

  1. La prima muove dal punto di vista del professionista.

Il piccolo studio legale (con un massimo di 5 persone, che statisticamente rappresenta il maggior numero di studi professionali in Italia, analogamente alla prevalenza di PMI nel mondo imprenditoriale), vede con timore l’apertura di un mercato, prima riservato ai soli professionisti, anche a soci “finanziari”, che ragionevolmente saranno portati ad investire nelle strutture medio grandi (già strutturate in forma imprenditoriale e più aperte a contaminazioni di questo tipo)
Esso percepisce tale novità come fonte di possibili effetti negativi (sulla quantità e sulla qualità del lavoro).

  1. La seconda prospettiva muove, invece, dal punto di vista del possibile socio di capitali delle future società tra avvocati.

La vendita di servizi legali è un mercato interessante? Offre buone prospettive di ritorno sull’investimento?
In questo caso le risposte sono più complesse. In primo luogo si potrebbe pensare che, soprattutto in alcuni settori quali il diritto societario e dei mercati finanziari, i valori in gioco delle operazioni poste in essere tramite la consulenza degli studi legali è di tutto rispetto, quindi interessante sotto il profilo dell’investitore. Tuttavia – sotto il profilo della redditività dell’investimento - occorre considerare che, laddove l’operazione abbia risvolti nelle aule di tribunale, diventano molto più incerti sia gli esiti dell’operazione sia i tempi per portarla a termine. Con l’unica certezza che l’eventuale contenzioso farà aumentare notevolmente i costi. Tutti questi fattori incidono (potenzialmente in modo negativo, se i compensi sono commisurati ai risultati ovvero se il compenso complessivo è spalmato per un tempo più lungo del previsto) sulla redditività dell’investimento.

Opportunità e rischi

In conclusione, quindi, l’apertura ai soci di capitali della società di avvocati offre nuove opportunità di investimento, in un mercato potenzialmente molto interessante.
Allo stato attuale, considerata la inefficienza del sistema giudiziario, l’investimento in servizi legali presenta significativi margini di incertezza e di rischio. Inoltre il socio di capitale dispone ragionevolmente di minori informazioni, circa i rischi di cui sopra, rispetto agli avvocati suoi soci, i quali – peraltro – conservano per legge la maggioranza del capitale e dei diritti di voto.
Ciò premesso esistono sicuramente alcune nicchie di mercato, in materie specifiche, che per dimensioni (si pensi al diritto società) e potenzialità di crescita (ad esempio nel settore delle startup, anche nel settore legale) sono sicuramente interessanti e redditizi per chi volesse finanziare società tra avvocati.
Esistono ancora numerosi limiti per lo svolgimento di attività di comunicazione e marketing, che potrebbero limitare le potenzialità delle società in questione; tuttavia tali limiti sono stati negli ultimi tempi fortemente ridotti e ciò rende le “imprese legali” attrattive per potenziali investimenti.

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