08 Novembre 2018

I 4 migliori social per lo studio legale

DAVIDE VENTURINI

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Abstract

I social sono sempre più utilizzati per promuovere la propria attività e la propria reputazione online. Finalmente, anche l’avvocato può sfruttare questo potente strumento di marketing per fare una corretta pubblicità sul web.

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Anche l’avvocato deve essere presente sui social network. Infatti, la sola presenza sul web non è più sufficiente. Certo, avere il proprio sito, il blog, sono un necessario punto di partenza, ma se non vengono sfruttati anche i social è come avere una Ferrari su una strada con il limite di velocità a 50 km/h. Avere dei profili social quindi, aiuta non poco il professionista in generale, ma anche l’avvocato. Chiaramente in questo caso c’è un’etichetta che andrebbe seguita e delle strategie specifiche.

I social network più indicati per gli studi legali

Se l’utilizzo dei social è indicato per tutte le attività aziendali, per gli avvocati ce ne sono alcuni davvero molto utili, ma che bisogna sfruttare in modo appropriato e consono alla professione. Un avvocato (in realtà sarebbe opportuno per qualsiasi professionista) non dovrebbe mai postare foto che lo ritraggono, per esempio, in spiaggia o in situazioni poco decorose, si deve comunque mantenere un certo tono professionale.

Detto questo, ci sono alcuni social dove l’avvocato si può costruire una buona reputazione online e che possono tornare molto utili per quella che è la pubblicizzazione sul web dello studio legale e della propria attività.

Infatti, grazie alle novità introdotte dalle ultime modifiche sulle leggi che mettevano diversi paletti in fatto di pubblicità - sia online che offline - per l’avvocato, oggi anche questo professionista può pubblicizzare il suo studio e la sua attività professionale anche sul web.  Vediamo allora quali sono i social più interessanti e come devono essere utilizzati.

Facebook, il re dei social

Inutile, può piacere o no, ma Facebook attualmente è il social più utilizzato a livello globale. Sebbene sia stato ideato con l’intento di ritrovare vecchi compagni di classe, questo social è diventato in pochi anni uno vero e proprio strumento per il business. La grande presenza di utenti è un motivo di interesse molto forte per le aziende che quindi investono su questo social in campagne pubblicitarie.

Non si pensi però solo alle grandi aziende perché i costi sono abbordabili anche per i piccoli imprenditori, si tratta quindi di un canale più che fruibile anche per la pubblicità dello studio legale.

L’avvocato può avere certamente un profilo personale ove condividere foto e stati con le persone che desidera, tuttavia, sarebbe bene limitarne l’accesso e la condivisione dei contenuti solo agli utenti più intimi come amici e parenti.

Per la pubblicità dello studio legale e della propria attività, invece, è più opportuno avere una pagina, prima di tutto perché non vi sono limiti di contatti, a differenza dei profili, e poi perché è comunque buona norma mantenere una presenza professionale, con immagini e post adatti.

YouTube, a tutto videomarketing

Negli ultimi tempi il videomarketing ha avuto un vero e proprio boom. I video veicolano messaggi fruibili, sono meno impegnativi dei contenuti testuali e sono molto coinvolgenti. Ecco perché per un avvocato la presenza su YouTube è importante.

Può essere un canale dedicato a dei casi affrontati, alla gente piace molto questo genere, basti pensare al successo di un noto programma televisivo basato su storie e contenziosi legali romanzati.

Ma tra i contenuti si può anche spiegare come affrontare determinate problematiche legali, come per esempio tutto quello che si deve fare per ottenere un risarcimento danni in caso di incidente stradale o di malasanità, così come affrontare un divorzio dal punto di vista legale e così via.

Con un video è molto più facile mostrare le proprie competenze agli utenti esprimendo più chiaramente valori come affidabilità, serietà e coerenza.

LinkedIn, il social per fare rete

LinkedIn è forse tra i social che meno è stato compreso da buona parte dei professionisti e che invece ha un buon potenziale. Per quanto riguarda la professione dell’avvocato, LinkedIn può avere una certa utilità, ma si deve essere consapevoli che è un social utile più a chi desidera fare rete.

Una rete di contatti professionali è sempre una carta vincente, chi riesce ad avere più contatti ha più possibilità di essere trovato, inoltre consente agli utenti di trovare esattamente quello che cercano, quindi un professionista con tutte le informazioni utili per capire se sia quello che serve loro o meno.

Twitter, per dare aggiornamenti

Su Twitter non si fa amicizia, non è come Facebook in questo senso, ma può essere un social molto utile per l’avvocato che vuole tenere informata la sua clientela e il suo target. Infatti con questo social si possono dare aggiornamenti, news, insomma, diverse informazioni utili, per questo si presta molto bene per il settore legale.

Peculiarità di questo social è che si possono seguire persone autorevoli del settore e dare informazioni sui trend più recenti del mercato.

Qual è il migliore?

Ovviamente non si tratta di stabilire quale sia il migliore in assoluto perché quello che conta è come viene utilizzato un social. Nel caso degli avvocati dipende tutto dalla strategia che si sta seguendo, quindi se si sta cercando di avere nuovi lead, contatti, oppure se si sta cercando di rafforzare la propria immagine, magari dopo aver cambiato studio e soci.

Il consiglio, in ogni caso, è quello di ponderare bene l’obiettivo in modo da trovare il social perfetto per il proprio studio legale.

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