09 Maggio 2019

L’importanza di un business model e di un business plan per lo studio professionale

MONICA RUOCCO

Immagine dell'articolo: <span>L’importanza di un business model e di un business plan per lo studio professionale</span>

Abstract

Perché parlare di Business Model e Business Plan per professionisti?
Cosa dovrebbe spingere questa categoria, così tecnicamente preparata, ad adottare strumenti usati fino ad ora quasi esclusivamente dalle aziende?
I professionisti non sono imprenditori e le logiche di mercato che regolano il mercato professionale, sono molto diverse da quelle aziendali…. Mi sento ripetere in continuazione!
Andiamo con ordine.

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IL PROFESSIONISTA E’ ANCHE IMPRENDITORE?

Partirei dalla considerazione che sicuramente l’Imprenditore è anche Professionista!

Quando l’imprenditore si occupa della parte tecnica e specialistica del proprio lavoro assume una veste professionale, in quanto diventa l’Esperto che valuta, propone, coordina progetti, nuovi prodotti, nuovi servizi, insomma è colui che se ne intende più di altri in quella materia, core business della sua azienda.

Ma allora, quando si è Imprenditori? Come fa il Professionista a diventarlo?

Proviamo a chiederci:

  • perché facciamo quello che facciamo?
  • che progetti vogliamo realizzare? dove e con chi?
  • chi sono i competitors di riferimento?
  • a quali clienti rivolgerci?
  • con che struttura organizzativa?
  • come vogliamo gli ambienti di lavoro e le persone che li popolano?
  • che investimenti attuare e dove trovare le risorse finanziarie?

Il Professionista quindi è anche Imprenditore?

Se sente di dover rispondere a tutte queste domande, allora sì. Senza dubbio ha già varcato la soglia.

Se non ne sente ancora la necessità, si trova ancora in un’isola felice.

E forse è proprio ora il tempo di “guardare oltre”, quando non ci sono urgenze che lo richiedono.

E’proprio quando le cose vanno bene che è il momento giusto per programmare il proprio futuro da Professionista Imprenditore.

BUSINESS MODEL PER PROFESSIONISTI

Il Business Model è l’insieme delle soluzioni con il quale si attuano strategie per conseguire maggiori vantaggi dal proprio lavoro.

Aiuta a fotografare lo stato attuale del proprio studio e a programmare quello futuro, non solo in base alle proprie competenze e attitudini, ma anche valutando altri aspetti poco “professionali”.

Un aiuto arriva ancora una volta da alcune domande di qualità, quali:

  • il successo raggiunto fino ad ora è dipeso da quali variabili?

studio ereditato, associazioni con altri professionisti, bravura e competenza tecnica, buone relazioni, ecc.

  • quali sono i punti di forza del mio studio? e quali quelli di debolezza?

specializzazione, logistica, multiservizi, fidelizzazione clienti, partner affidabili, ecc.

  • chi sono i miei competitors? che vantaggi hanno? che svantaggi hanno?

colleghi della stessa città, altri professionisti associati, studi di grosse dimensioni con più specializzazioni, piccoli studi che stanno per chiudere, ecc.

  • chi sono i miei clienti? che tasso di fidelizzazione hanno? quali sono le richieste più comuni?

grandi aziende, piccoli imprenditori, associazioni, enti no profit, chiedono reperibilità immediata, ecc.

  • quali sono i canali di comunicazione usati con i clienti? quali nuovi canali vengono richiesti?

telefono, mail, di persona, area riservata, social, WhatsApp, ecc.

  • come mi conoscono i nuovi clienti? ho un sito? come lo uso?

passaparola, sito internet, eventi, sito vetrina, sito dinamico, blog, video, podcast, ecc.

BUSINESS PLAN PER PROFESSIONISTI

Quante volte parlo con commercialisti che propongono ai loro clienti il Business Plan come strumento di programmazione economica e finanziaria, poi chiedo loro: “ma tu lo usi per il tuo studio?” e la risposta è quasi sempre negativa.

I professionisti non hanno necessità di pianificare le variabili numeriche dei loro studi, come tutte le aziende?

E se anche fino ad oggi non ci fosse stata questa necessità, siamo sicuri che anche domani sarà così?

Individuare i settori di attività più remunerativi dello studio, capire quanto incidono i costi fissi, quali sono i costi variabili più incisivi e come vengono gestiti, comprendere il margine di redditività per cliente, programmare un sistema di incassi automatico (RID o RIBA) rispetto ai consueti bonifici che arrivano quando il professionista ha tempo per fatturare e quando il cliente ha tempo per pagare…

Siamo sicuri che tutto questo non serva ad uno studio professionale?

O che possa essere utile solo agli studi di grandi dimensioni?

Oppure che serva solo nella fase iniziale di avvio di uno studio?

Proprio nei momenti di discontinuità del mercato, dove alcune certezze vacillano, quando le variabili finanziarie in uscita e, soprattutto, in entrata sono spesso aleatorie, basate su dinamiche non sempre controllabili nel breve periodo, avere a disposizione uno strumento strategico che agevoli decisioni semplici e veloci davvero può fare la differenza!

 

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