06 Luglio 2020

In che mondo viviamo, signora mia... ! Il mondo VUCA - 2a parte

VERONICA GAFFURI

Immagine dell'articolo: <span>In che mondo viviamo, signora mia... ! Il mondo VUCA - 2a parte</span>

Abstract

Abbiamo visto nello scorso articolo il significato dell’acronimo VUCA, che, secondo molti, ben sintetizza le caratteristiche del mondo odierno: un mondo fatto di cambiamenti veloci, di incertezza, di situazioni complesse e di informazioni contraddittorie e ambigue. Dopo aver pianto la scomparsa del mondo pulito, ordinato, lento e leggibile della nostra giovinezza (o forse della nostra immaginazione), passiamo alla parte propositiva: perché ci siamo finiti e come possiamo starci dentro.

***

Visto il significato, vediamo quali elementi creano il mondo VUCA: oltre alla tecnologia e alla globalizzazione cui abbiamo già accennato vi cito altre due caratteristiche che viviamo in esclusiva in questo periodo storico. Il primo è la diffusione e l’accesso alla conoscenza e alle informazioni, buone o cattive, giuste o scorrette, vere o “fake”, con tutte le implicazioni possibili. La seconda è la compresenza di 5, addirittura 6 generazioni nel mondo del lavoro, con tutte le differenze di capacità, conoscenze, approccio, valori che potete immaginare.

La buona notizia però è che non sempre, non in tutte le situazioni personali e professionali ci sono tutte e 4 le lettere; a volte per es. opero in un mercato che è volatile, quindi cambia molto velocemente, ma in una direzione abbastanza chiara, dunque la soluzione è semplice: inizio a correre.

La cattiva notizia però è che spesso lavorano in team e si presentano tutte insieme.

Cosa fare allora?

Partirei dalla consapevolezza che porta alla rassegnazione e poi all’azione: il mondo com’era non tornerà, molto probabilmente; l’era delle soluzioni replicabili, delle linee guida, delle procedure applicabili più o meno a tutto è definitivamente tramontata.

Bisogna adattarsi a vivere sempre con le antenne pronte a cogliere i segnali deboli, a intuire un possibile miglioramento, a inventare una soluzione ad hoc, specifica e personalizzata. Bisogna sempre di più riuscire a unire i puntini (santo Steve Jobs insegna), ma prima ancora bisogna riuscire a vederli, i puntini, lavorando in gruppo, mettendo insieme competenze diverse e chiedendo feedback continui.

In sintesi:

V come Volatility, ma anche come Vision

  • Cerca di inquadrare l’informazione
  • Si preoccupa di comunicare agli altri
  • Cerca di pensare a lungo termine

Cosa non fare:

  • Pensare a breve termine
  • Accontentarsi di una parte di informazione
  • Non valutare le conseguenze sugli altri

Cosa fare:

  • Cercare di inquadrare l’informazione
  • Preoccuparsi di comunicare agli altri
  • Pensare a lungo termine

U come Uncertainty, ma anche come Understanding

  • Cerca di inquadrare l’informazione
  • Si preoccupa di comunicare agli altri
  • Cerca di pensare a lungo termine

Cosa non fare:

  • Si è sempre fatto così!
  • Serve troppo tempo, stiamo fermi

Cosa fare:

  • Cercare i segnali deboli
  • Raccogliere dati e informazioni
  • Fare domande, chiedere feedback
  • Sospendere il giudizio
  • Prendersi rischi (o almeno proporli)
  • Pensare «laterale»

C come complexity, ma anche come Clarity

  • Cerca di inquadrare l’informazione
  • Si preoccupa di comunicare agli altri
  • Cerca di pensare a lungo termine

Cosa non fare:

  • Guardare solo il proprio pezzettino
  • Semplificare

Cosa fare:

  • Cercare di avere sempre una visione complessiva
  • Zoom in – Zoom out
  • Monitorare (e nel caso, correggere)

A come ambiguity, ma anche come Agility

Cosa non fare:

Adottare la filosofia o/o, cioè:

  • Bianco/nero
  • Pizza/hamburger
  • Mare/montagna

Cosa fare:

Adottare la filosofia e/e, cioè:

  • Se non grigio, magari a scacchi
  • Una parmigiana?
  • Vediamo le previsioni del tempo

 

Conclusioni

Il VUCA è tra noi e non se ne andrà tanto presto. Bisogna mettere in campo le capacità migliori che abbiamo: resilienza, adattabilità, comprensione reciproca, autoconsapevolezza, apprendimento continuo, capacità di cambiamento, creatività. In fondo potrebbe essere divertente come una canzone della Carrà.

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