18 Ottobre 2020

Comunicare con la scrittura digitale: definisci il target e gli obiettivi, scegli i mezzi, trova il tuo stile

ELVIRA SCIBETTA

Immagine dell'articolo: <span>Comunicare con la scrittura digitale: definisci il target e gli obiettivi, scegli i mezzi, trova il tuo stile</span>

Abstract

Scrivere contenuti efficaci che creino interesse; attrarre l’attenzione su un professionista o uno studio professionale per costruire una reputazione digitale; supportare la funzione commerciale per trovare nuovi clienti e partner. Sono solo alcuni degli obiettivi di chi si occupa di comunicazione per gli studi legali. Non è sufficiente conoscere la materia – avere un background giuridico ed economico - e saper scrivere in un buon italiano per realizzare contenuti digitali che funzionino.

***

Creare relazioni efficaci con i nostri interlocutori

Alcune regole generali, insieme alla conoscenza delle principali tecniche di scrittura possono aiutarci a veicolare i messaggi che intendiamo trasmettere. Ciò che si scrive e come si scrive è il risultato di un ragionamento che parte da lontano. Prima di produrre una pagina per il web, un post o un articolo poniamoci due fondamentali domande: a chi mi rivolgo? I contenuti che intendo pubblicare sono utili per il mio pubblico? Una comunicazione efficace non trasmette in maniera unilaterale nozioni e informazioni ma crea un rapporto empatico con chi legge. Dove, per empatia, si intende la “capacità di porsi nella situazione di un’altra persona o, più esattamente, di comprendere immediatamente i processi psichici dell’altro” (fonte: Treccani.it). Non esiste un contenuto che vada bene per tutti. Un altro aspetto che merita una riflessione è strettamente legato al come voglio essere percepito dai miei destinatari: sono soddisfatto del mio posizionamento o sono convinto che ci sia un errore di comunicazione e non siano messe in giusta evidenza le mie competenze? Potrebbe essere il caso di uno studio legale riconosciuto (e che quindi si identifica) per una practice o un professionista che volesse attrarre l’attenzione su nuove competenze e giovani talenti.

 

Scegliere uno o più mezzi per veicolare i messaggi

Proseguendo con l’impostazione del nostro piano di comunicazione si aprono ulteriori quesiti che toccano ambiti più funzionali. Quando comunico, mi propongo di aggiornare il mio pubblico sulle novità che riguardano la professione, lo studio legale o le materie di competenza? È mia intenzione fidelizzare i clienti attraverso l’invio di aggiornamenti e suggerimenti pratici? Punto a supportare il new business, utilizzando le piattaforme di comunicazione digitale per acquisire nuovi clienti? Chiarire in anticipo gli obiettivi – che possono anche essere il frutto di un consapevole mix - consente di predisporre una strategia di comunicazione coerente, utilizzando i mezzi più efficaci. Dai più istituzionali e tradizionali come il sito web nelle versioni vetrina o dinamiche (con pagina news o blog); alla pagina di Studio e il profilo del professionista su LinkedIn (o altri social a seconda del posizionamento e dei settori d’interesse); alle forme di comunicazione più strutturate, come le newsletter da inviare periodicamente ad una mailing list selezionata; o l’organizzazione di un calendario ragionato di webinar che riducono i costi di un evento dal “vivo” e rispettano le regole di distanziamento imposte dall’emergenza Covid-19, con sessioni online dedicate all’approfondimento di temi di attualità giuridica. A questi si sono aggiunte negli ultimi mesi le campagne video e podcast che si stanno diffondendo anche nel mondo legale. Che si scelga un solo mezzo – caso ormai molto raro - o che se ne usino più di uno in maniera integrata, bisogna tener presente che ogni strumento ha le sue caratteristiche, le sue logiche di funzionamento e, naturalmente, il suo stile di scrittura.

 

Trova il tuo stile

Mettiamoci ora alla prova con un primo esercizio di scrittura digitale. Pianifichiamo una campagna di post sul nostro profilo personale LinkedIn. Prima di iniziare, creiamo un piano di comunicazione mensile stabilendo a monte i temi da trattare e valutando quando sia meglio pubblicare (basterà per iniziare una tabella excel con titolo, descrizione dei contenuti e data di pubblicazione). A tal fine, è consigliato monitorare per qualche giorno le abitudini di accesso al social da parte del nostro pubblico. Raccogliamo quindi il materiale che ci servirà da base per l’elaborazione dei post (articoli, sentenze, contributi video e audio), verificando le fonti (che potranno essere citate, utilizzando i tag). Prepariamo quindi una scaletta del nostro primo post: un attacco breve, più o meno ad effetto a seconda dell’argomento, con lo scopo di attrarre l’attenzione; un corpo centrale che riassume in poche battute le informazioni principali; una chiusura che offre qualche opportunità di approfondimento e invita chi legge a partecipare alla discussione (completando con hashtag che richiamano le parole chiave e selezionando un’immagine che attragga l’attenzione – scatti originali o da banche immagini gratuite e/o a pagamento). Una volta pubblicato, chiediamoci: il mio post è un arricchimento rispetto a quanto già presente sul web? Fornisce informazioni utili e spunti di approfondimento? Ci aiuterà ad aggiustare il tiro.

 

In conclusione

Scrivere in modo diretto, chiaro e sintetico può rivelarsi una vera e propria sfida e, per riuscirci, è necessario un salto di mentalità, a partire dal superamento di alcuni luoghi comuni. Semplice, ad esempio, non è semplicistico e si può essere sufficientemente autorevoli utilizzando uno stile asciutto e sobrio, vocaboli appropriati ma di uso comune e andando dritto al punto con un buon ritmo di lettura. La chiarezza espositiva è la regola generale. La lettura digitale è spesso veloce e disattenta, basta poco per perdere l’interesse del nostro lettore. Armiamoci quindi di una buona dose di pazienza e di un po’ di umiltà per tradurre il “legalese” in contenuti efficaci per il digitale.

 

5 domande prima di iniziare

  1. A chi mi rivolgo?
  2. Come mi percepisce il mio pubblico?
  3. Come voglio posizionarmi (in maniera coerente con le mie potenzialità)?
  4. Quali messaggi intendo trasmettere?
  5. Quali obiettivi voglio raggiungere?

 

5 azioni per realizzare una campagna di post o long post su LinkedIn

  1. Stabilire i messaggi da trasmettere al target (non più di tre)
  2. Pianificare le uscite (almeno tre mesi, a partire da un’uscita a settimana)
  3. Cercare il materiale: contenuti + immagini (monitorare le fonti di riferimento, consultare le banche immagini)
  4. Scrivere “semplice”: attacco, corpo, chiusura (sollevare curiosità, invitare il proprio pubblico all’approfondimento e al “dibattito”)
  5. Monitorare i risultati e aggiustare il tiro: creare una tabella in cui tracciare le visualizzazioni, tasso d’interesse (studiare “la concorrenza”)

 

Altri Talks