03 Aprile 2019

Le sensazioni dei colori

LORENZO GARBI

Immagine dell'articolo: <span>Le sensazioni dei colori</span>

Abstract

Nel mio ultimo articolo ho parlato del font da adottare per le parti scritte del nostro sito internet. Ma le decisioni “stilistiche” non si limitano a questo. Da sempre il marketing utilizza i colori come veicolo per trasmettere determinati messaggi al pubblico. Nel creare un sito internet, un marchio o un qualsiasi metodo per comunicare con i propri stakeholder, anche uno studio professionale dovrebbe dedicare una riflessione alla scelta dei colori da adottare.

 

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Vi racconto una storia

Siamo nel 2007. Esce sul mercato  una linea di prodotti che ruota attorno all'idea di un'”alimentazione sana e naturale”, concepita da uno dei colossi del food italiano. Per farla conoscere al pubblico, viene lanciata una massiccia campagna di comunicazione. Budget: dieci milioni di euro. I consumatori devono essere convinti che sì, quel pacco di biscotti costa un po' di più, ma sono ottimi per la salute e la forma fisica. Le stime di vendita sono incoraggianti.

Il prodotto arriva nei supermercati. Ci si accorge solo ora che l'innovazione più audace di questa nuova linea di prodotti  è, in realtà, il suo principale problema.

Chi lavorò al packaging progettò confezioni completamente nere per dare al pubblico l'idea che quei prodotti  infondessero carica ed energia nelle persone (a proposito, provate a cercare “energy drink” con Google e noterete quante di queste bevande hanno una lattina principalmente nera). Questo colore, notoriamente, denota eleganza e potenza, ed è per questo associato a tutti quei marchi che devono comunicare queste caratteristiche. A livello teorico, quindi, si tratta di una campagna senz'altro aggressiva e potenzialmente vincente: “consumami e vedrai che vitalità!”. C'è un problema: la gente non si fida a comprare un pacco di biscotti nero come l'inchiostro perché la gente non associa questo colore alla prima colazione.

Insomma, questa nuova linea di prodotti, travolta anche da altri problemi, naufraga miseramente.

Vi piacciono i film con i supereroi?

Se volessimo realizzare una locandina ispirata a un film, dovremmo considerare il messaggio da veicolare: azione, suspense, ritmo frenetico. Chiedendo alle persone quale colore vedono dietro a queste sensazioni, le risposte si concentrano attorno al colore rosso. Ma il rosso è anche il colore della violenza, dell'odio. Con il rosso possiamo disegnarci una locandina di Hitchcock o di Tarantino. Meglio l'arancione: ugualmente aggressivo, ma meno violento.

Il protagonista del film, sconfiggendo il cattivo di turno, ristabilisce l'ordine, la pace, la sicurezza. Quale colore rappresenta meglio queste sensazioni di un bel blu?

Il risultato? Vi sfido a trovare una locandina di un film di azione senza blu e arancio. O quella di un film di Tarantino senza rosso.

I colori di uno studio legale

Insomma, il colore è una parte fondamentale da considerare quando progettiamo un marchio o creiamo un sito internet. Il colore si associa spesso a un brand: un marchio di colore diverso rispetto a quello con cui siamo abituati a vederlo perde completamente di significato. Un messaggio corretto veicolato con i colori sbagliati produrrà sempre effetti indesiderati, a prescindere dalla potenza delle parole. Quando si tratta di scegliere i simboli con i quali si vuole essere ricordati, è meglio considerare a chi ci si sta riferendo e quale messaggio intendiamo comunicargli, e regolare i colori con i quali intendiamo fare passare il messaggio di conseguenza.

Il grigio, fusione di bianco e nero, trasmette senso di equilibrio e imparzialità. Non è un caso se la maggior parte dei marchi delle automobili è di questo colore, come pure, ad esempio, il logo di Wikipedia. In un sito, si può scegliere di scrivere i testi in grigio, riservando al nero solo i titoli.

Il verde è per antonomasia il colore della speranza e della crescita, il blu è messaggero di fiducia, pace e sicurezza, non per niente viene utilizzato per Internet Explorer, Safari, Facebook, Twitter... Il rosso, poi, evoca adrenalina e azione, e lo si preferisce quando il target è un audience giovane. Non a caso i loghi di alcune note piattaforme streaming e video  sono di questo colore. Come detto, è rischioso da utilizzare, perché è anche il colore della violenza, del sangue; il giallo è il colore della luminosità e, per proprietà transitiva, della chiarezza. Abbondanti sono gli esempi di marchi che usano questi colori insieme. Uno su tutti: il logo di Google con cui fate ricerche ogni giorno è fatto di lettere rosse, blu, gialle e verdi.

Quali colori sono da utilizzare per uno studio professionale?

Ovviamente, la risposta perfetta non esiste: un avvocato matrimonialista potrebbe utilizzare prevalentemente il rosa e il blu, un penalista potrebbe puntare su un rosso. Verde e blu, colori tranquillizzanti, non dovrebbero mancare se intendiamo mettere il nostro potenziale cliente a proprio agio: non è un caso se molti istituti di credito usano questi colori nei loro strumenti di comunicazione.

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